14-12-2013

Il salume buono, sano e bio

Cresce la cultura gastronomica e così la qualità dei prodotti. L'esempio romagnolo di Golfera

Fette di salume Golfetta dell'azienda Golfera di 

Fette di salume Golfetta dell'azienda Golfera di Lavezzola (Ravenna), fondata negli anni Sessanta e oggi molto attiva nella produzione di prodotti bio, sani, buoni, leggeri e dai principi nutrizionali integri

La cultura alimentare e gastronomica non è più, come poteva succedere fino a un decennio fa, un dettaglio trascurabile. Ma è in crescita continua e impone alle aziende, anche e soprattutto a quelle più grandi e importanti, un controllo sempre più attento su ogni dettaglio che caratterizza un determinato prodotto. 

Golfetta, solo suino italiano, allevato secondo i disciplinari del Prosciutto di Parma Dop e il Prosciutto di San Daniele

Golfetta, solo suino italiano, allevato secondo i disciplinari del Prosciutto di Parma Dop e il Prosciutto di San Daniele

E' un fatto quello che impone ad aziende importanti di salumi, di investire una buona fetta delle risorse nello studio e confezione di prodotti sempre migliori. In tema di salumi, basterebbe ricordare il Golfetta, fiore all’occhiello dell’azienda Golfera, un quartier generale di oltre 38mila metri quadri a Lavezzola, una frazione del comune di Conselice, in provincia di Ravenna. L’apporto proteico del prodotto è molto elevato rispetto alla media, così come le esigenze nutrizionali, adattate a quelle del consumatore moderno. È invece ridotta del 40% la percentuale dei grassi, un insieme di dati che sono valsi all'azienda l’Oscar per l'Innovazione alla manifestazione fieristica di Cibus a Parma.

C'è attenzione "bio" anche nel packaging

C'è attenzione "bio" anche nel packaging

I meriti sono tutti conseguenza di una scelta della materie prime – solo prosciutto italiano – e successivo stagionamento - in tela di cotone – lodevole e controcorrente. E soprattutto di una condotta “sostenibile”, di responsabilità etica e di rispetto per le risorse e il territorio che segna ogni fase che precede il confezionamento. Una condotta che ha avuto una conseguenza naturale: la realizzazione di una linea 100% biologica, dedicata a consumatori attenti. Salumi gustosi, sapidi e leggeri che tuttavia vedono molto ridotte le percentuali di sodio e di grasso, azzerati gli zuccheri aggiunti, i derivati del latte, qualsiasi fonte di glutine (notizia, quest’ultima per cui gioiscono anche i celiaci) e tutti quegli additivi alimentari (conservanti, antiossidanti, addensanti, regolatori ed esaltatori) comunemente utilizzati nella fasi di lavorazione.

Accortezze che arrivano fino al dettaglio dell’ultimo anello della filiera, la realizzazione del packaging, pensata cercando di minimizzare l’impatto ambientale: i Rotolini di Golfera utilizzano fino al 60% di plastica in meno rispetto a una tradizionale vaschetta (e sono richiudibili, garantendo così nel tempo la massima freschezza degli alimenti). Tutte precondizioni per un panino buono, sano e etico.


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