27-10-2013

Cuochi Fuochi Passioni

Cronaca di una grande live perfomance a Rimini. Coi migliori chef di Romagna, da Raschi a Ciotti

I 7 protagonisti di Fuochi, cuochi, passioni, rass

I 7 protagonisti di Fuochi, cuochi, passioni, rassegna che ha animato il Rock Island di Rimini. Da sinistra, si riconoscono Raffaele Liuzzi, Paolo Teverini, Stefano Ciotti, Gian Paolo Raschi, Riccardo Agostini, Silver SucciLuigi Sartini

Sarebbe dovuto essere il 4 episodio della serie Cuochi Fuochi Passioni, per la regia di Gian Paolo Raschi del Ristorante Guido di Miramare (RN). Eppure giovedì 10 ottobre al Rock Island, storico locale su palafitte della capitale della Riviera Romagnola, l’atmosfera che si respirava era piuttosto quella di un live, con Raschi frontman carismatico di una band di cuochi che suonano benissimo la loro arte, anche quando non fanno i solisti nei loro ristoranti.
La tracklist della serata prevedeva 12 pezzi, 2 per ogni chef. In più alcune ospitate gradite, come i salumi e i formaggi di San Patrignano, il caviale Calvisius e le birre artigianali La Viola di Cattolica.

Il Medaglione di capriolo su cavolo rosso in agrodolce, purè di zucca e salsa speziata di Silver Succi, ristorante Quartopiano di Rimini

Il Medaglione di capriolo su cavolo rosso in agrodolce, purè di zucca e salsa speziata di Silver Succi, ristorante Quartopiano di Rimini

Ottima risposta dei fan, gran via vai tra le postazioni, niente pogo. Ma solo perché nessuno voleva rischiare di essere responsabile della perdita di brani altamente godibili.  “Non c’è competizione malata fra di noi. Non abbiamo la preoccupazione di difendere i nostri clienti o di arrivare per primi a quelli nuovi, ma solo di far conoscere le eccellenze del nostro territorio e di farlo uniti”. Nel patio del Rock Island tira vento – siamo in fondo a una lingua di cemento a 200 mt dalla costa – ma le parole di Gian Paolo Raschi, che tira il fiato su una sigaretta, usano il vento per amplificarsi e per pizzicare le corde di chi come noi ha notato, oltre alla maestria dei cuochi, anche quell’intesa che solo può produrre sperimentazione e condurre alla longevità.

Dietro a un paio di occhiali rossi accesi, una rockstar del calibro di Paolo Teverini, uno di quelli che Romagna mia l’ha sempre interpretata nei suoi piatti con grande senso dell’innovazione. La scaletta di quello che abbiamo assaggiato meriterebbe di essere riportata per intero. Ci concentriamo sulle richieste di bis – tutte soddisfatte – per dimostrare quanto questa data del Cuochi Fuochi Passioni Tour sia stata memorabile. Di Raschi del Ristorante Guido, Miramare (Rn) la Pescatrice con giardiniera e pesto al prezzemolo è una versione remixata del celebre pesce delle riviera. Cottura a 55° sottovuoto e consistenza quasi da crudo.

Rockisland, teatro dell'evento, storico locale su palafitte

Rockisland, teatro dell'evento, storico locale su palafitte

Stefano Ciotti di Urbino dei Laghi, ci ha deliziato con un Brodetto tostato di rombo e seppie su crostino a lievito madre e quenelle di pomodoro. Un piatto che ha saputo rendere croccante anche il folklore romagnolo. Riccardo Agostini, de Il Piastrino è riuscito a farci saltare sulla sedia con una Minestra, con ortiche, patate e aringa. La terra e il mare che fanno nuoto perfettamente sincronizzato. Il Piccione con i suoi fegatini, salsa alla curcuma e spinaci croccanti di Luigi Sartini del Righi aveva la consistenza di quella canzoni che ti entrano in testa e non ti lasciano più.

Il Carnaroli al finocchio selvatico, salsa di ostriche e sardoncini di Raffaele Luizzi dell’omonima Locanda di Cattolica (Rimini) è la prova che il mare si può mantecare. Silver Succi, del Quartopiano di Rimini meritava il disco d’oro per il suo Medaglione di capriolo su cavolo rosso in agrodolce e purè di zucca, un piatto molto distante dalla costa, ma che ci ha fatto avvicinare molto a lui. Come fan. Nessuno ha lanciato peluche o fiori agli chef, ma nel momento in cui la band al completo si concedeva ai fotografi una cosa era chiara. Allo star system, preferiscono ritrovarsi in sala a suonare, pardon, cucinare insieme.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Martino Lapini

Milanese incastrato dalla Romagna. Copywriter. Vorrebbe invecchiare in una botte di rovere. Twitter @martinolapini

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