10-05-2013
L'Aglio di Voghiera (Ferrara), una Dop le cui radici affondano al tempo degli Estensi. Si distingue per un gusto dolce, delicato e fresco
Non sono giorni facili per l’aglio, bandito dalle nostre tavole per quelle note conseguenze collaterali che scoraggiano le conversazioni. Esistono tuttavia prodotti per natura molto delicati e freschi per i quali il “dopo” non è mai un problema, specie se il "durante" ha caratteristiche dolci, fragranti e delicate. L’Aglio di Voghiera Dop offre un ottimo esempio. Attenzione, intanto: scriviamo VoghIera, con una I in più che distingue questo borgo in provincia di Ferrara rispetto al quasi-omonimo pavese. Siamo a destra dell’antico ramo principale del Po – Eridano. Un paese disseminato di abitazioni patrizie, rilanciate poi dagli Estensi nel XV secolo.
Al termine della dominazione estense, alla fine del Cinquecento, i proprietari illuminati della zona, intuite le potenzialità e il fertile valore di queste zone, dettero inizio alle coltivazioni dell’aglio, giunte quasi immutate fino ai giorni nostri. Le caratteristiche del terreno su cui cresce l'aglio dicono già molto sul valore del bulbo: suolo leggero, sabbie di genesi fluviali, argillose e limose, la vera anticamera della sua aromaticità equilibrata e di un sapore che lo distingue dalle specie della sua stessa famiglia.
I bulbi hanno caratteristiche dimensioni superiori alla media dell'aglio
Per cominciare a intuirne le potenzialità, provate a riprodurre la ricetta che segue. Una preparazione semplice e breve come tempi di preparazione (circa 20 minuti), che consente di ottenere un prodotto che puoi sfruttare come spalmabile, oppure in abbinamento a carni e pesci.
Crema di Aglio di Voghiera dop
Ingredienti 10 spicchi di Aglio di Voghiera Dop 15 –18 ml di olio extra vergine d'oliva 1 barattolo da 15 cl un pizzico di sale
Procedimento
foto Cooking Stefy
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A cura della redazione di Identità Golose