19-07-2018
Alba, dal 6 ottobre al 25 novembre, ospiterà una nuova edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, che quest'anno sarà dedicata alla luna
Il tartufo bianco è un prodotto molto ambito e usato nelle cucine di tutto il mondo, con un valore che può variare anche di molto di anno in anno. Lo scorso anno è stato quotato al borsino del tartufo 2017 tra i 450€ e i 600€ all’etto, circa il 30% in più rispetto all’anno precedente. Per quest’anno i trifolai ancora non si esprimono, anche se voci di corridoio parlano per ora di un 2018 fortunato per quanto riguarda il tuber magnatum pico, comunemente noto come il Tartufo Bianco d’Alba.
Ecco perché c’è tanta attesa, come sempre del resto, per la nuova edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, in calendario dal 6 ottobre al 25 novembre, con un fitto programma di eventi e degustazioni durante tutti i fine settimana.
La presentazione
L’edizione numero 88 della kermesse è stata presentata lo scorso 13 luglio nell’ex convento di Cortemilia, in provincia di Cuneo, alla presenza di istituzioni, di chef e della squadra che ha partecipato al Bocuse d’Or, reduce dalla fatica della finale europea di Torino, che ha deliziato i presenti con un rinfresco terminato al chiaro di luna.
E proprio alla luna è dedicata questa edizione: una luna che è parte integrante del percorso di ricerca, visto che come spiegano i cercatori di tartufi, tra le informazioni utili per determinare quando e dove trovare i tartufi, le fasi lunari scandiscono un tempo preciso.
Alla presentazione viene evidenziato un elemento rilevante: la forza della Fiera del Tartufo di Alba è nell’aver saputo trasformarsi in un evento che va oltre l’appuntamento gastronomico tradizionale, proponendo ai visitatori mostre, show coking, folklore, manifestazioni di piazza e percorsi esperienziali.
Il rinfresco
Anche quest’anno dunque la Fiera avrà un luogo dedicato in cui scoprire gusti e profumi provenienti dalle altre regioni italiane che saranno ospiti d’eccezione alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. «Un’occasione speciale - sottolinea la Allena - per compiere un itinerario tra i saperi e i sapori della penisola in straordinario connubio col nostro Tartufo Bianco d’Alba».
Il prossimo autunno quindi l’alta gastronomia si fonderà con la cultura in un programma di grandi mostre, che spaziano dal contemporaneo all’arte moderna, di progetti di design, ma anche concerti e appuntamenti letterari. Come la personale di Valerio Berruti La storia di Nina, o la mostra a cura della famiglia Ceretto Lynn Davis, Patti Smith: a collaboration nel Coro della Maddalena; e ancora la grande collettiva Dal nulla al sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen presso la Fondazione Ferrero.
Uno degli spazi che lo scorso anno è stato apprezzato dalle famiglie è stato lo spazio bimbi, che si ripeterà quest’anno, in veste sempre più completa: nel padiglione dell’Alba Truffle Bimbi, i piccoli e le loro famiglie, guidati da esperti educatori, verranno condotti in attività, laboratori e giochi attraverso cui scoprire natura, territorio, cucina e antiche tradizioni.
Tra gli appuntamenti della Fiera è confermata anche l’importante Asta Mondiale del Tartufo Bianco grazie alla quale lo scorso anno sono stati raccolti più di 370mila euro devoluti in beneficienza. L’impegno sociale si rinnova anche in questa edizione: ai fondi dell’asta si uniranno quelli delle cene esclusive (le Ultimate Truffle Dinner) in cui vengono proposti inconsueti abbinamenti del Tartufo Bianco d’Alba con elementi unici della cucina internazionale come le ostriche e il manzo di Kobe.
Martino Ruggieri, portabandiera italiano alla finale europea del Bocuse d'Or 2018
Dunque in autunno ad Alba si preannuncia una Fiera davvero sempre più internazionale. Anche perché il 2018, come precisa Antonio Degiacomi, presidente del Centro Studi del Tartufo, «può davvero rivelarsi un’ottima annata, perché sembra che i temporali di quest’ultimo periodo stiano preparando una stagione ricca e prolifica, come fu nel 2012».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1975, ingegnere creativo, in ricordo di un docente che la definiva troppo creativa per fare l’ingegnere. L’ha avuta vinta lui: così dopo anni spesi nel settore energetico, scrivendo di cibo e viaggi nel tempo perso, oggi scrive a tempo pieno di storie di cibo, di mani che lavorano il cibo, di teste che lo creano. Co-autrice de Storie di cibo dietro nelle Terre di Expo, ideatrice del progetto Storie di cibo dietro le sbarre, che sarà un prossimo libro. Adora il buon cibo e il buon vino