13-01-2018

Ponte di Legno - Tonale: la neve mette appetito

Tra Lombardia e Trentino, il comprensorio non offre solo tanti chilometri di belle piste, ma anche ottime soste golose

L'imponente ghiacciaio Presena, circa 4 kilom

L'imponente ghiacciaio Presena, circa 4 kilometri a sud del passo del Tonale

La montagna mette appetito e, per fortuna, non bisogna essere necessariamente sciatori per godersela, assaggio dopo assaggio. Lo abbiamo sperimentato nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, splendido (e raro) esempio di come si possa non solo cercare ma anche trovare la sinergia vincente tra due regioni, Lombardia e Trentino.

Gli appassionati di sci con un unico biglietto hanno a disposizione 100 chilometri di piste, 28 impianti di risalita e una terrazza panoramica mozzafiato ai 3000 metri del ghiacciaio Presena, che spazia su Adamello, Lobbie, Presanella e Pian di Neve. Questi luoghi, un tempo scenario della Guerra Bianca (1915-1918), hanno saputo crescere turisticamente tenendo i piedi saldi nelle tradizioni ma gli occhi aperti sui profumi e i colori di un ambiente che si evolve. 

Marco Bezzi

Marco Bezzi

E te ne accorgi semplicemente gustando quella voglia di nuovo che non abbandona il passato. Basta una tappa per capire che aria tira da queste parti, terra di confine tra due regioni, ma orgogliosamente “marchiata” come l'anima e il cuore dell'Alta Valle Camonica. E la tappa la facciamo a ridosso del centro storico di Ponte di Legno al ristorante San Marco (piazzale Europa 18, tel. 0364-91036) che si è conquistato apprezzamenti importanti senza sgomitare. Perché questo ristorante è proprio la fotocopia del suo chef, Marco Bezzi, tra l'altro presidente dell'Associazione ristoratori Valle Camonica: la sua stazza lo fa riconoscere, la sua cucina lo fa ricordare.

Lui ci mette la faccia appena ci si siede al tavolo, si presenta, sorride, fa un paio di battute e poi corre tra i fornelli a dare colore e sapore a piatti ancorati alla tradizione alpina, ma rivisitati in una ricerca continua che tiene conto delle ragioni del gusto e delle più moderne esigenze di leggerezza e digeribilità. Bezzi sottolinea i due pilastri del San Marco: l'amore per i prodotti del territorio e la passione per il lavoro perché – spiega - «la cucina è un'arte meravigliosa. Tutto ciò che creiamo è dedicato a chi viene alla nostra tavola». Per questo c'è la scelta minuziosa di ingredienti a chilometro zero, la proposta di ricette che esaltano i sapori della montagna, ma anche la loro rivisitazione con accostamenti meravigliosamente audaci e un impiattamento che sovverte i rigidi canovacci della cucina tutta sostanza ma poco...decoro.

Gnocc de la Cùa

Gnocc de la Cùa

Al San Marco si va non certo per gli arredi (un po' datati), ma per la curiosità (poi appagata) di mettere alla prova una cucina che cerca l'applauso di chi la sceglie, dall'antipasto al dolce, passando per un carrello dei formaggi che è una sfilata non di assaggi ma di forme vere, accompagnate da marmellate e composte casalinghe. Così potete cercare la tradizione nel prosciutto d'agnello con ricotta di pecora fumè, addolcito da marmellata di cipolle ed arance e fare la rivoluzione con una vellutata di spinaci selvatici con code di gamberi di fiume.

Chi pensa che non ci sia menu di montagna senza lo stracotto di cervo con polenta non resterà deluso dalla versione di Bezzi, senza marinatura e solo rosmarino per esaltarne il sapore e non dimenticatevi  gli Gnocc de la Cùa (preparati con farina, latte, erbette, pane raffermo, uova e conditi con patate, cipolle, burro fuso e cipolla). Buona varietà di dolci, con sorbetti di frutta e una torta di castagne con cioccolato e noci che si gioca il rush finale con il tiramisù alle pere caramellate. 

Una vista notturna della Nuova Capanna Presena

Una vista notturna della Nuova Capanna Presena

Se il San Marco è il luogo prediletto per una cena d'autore (ricordatevi di prenotare), il pranzo più spettacolare ve lo facciamo fare ad alta quota, ai 2.753 metri della Nuova Capanna Presena (tel. 0463-808001), un hotel con tanto di Spa, camuffato da rifugio. Legno e pietra armonizzano in un design elegantemente rustico e le ampie vetrate amplificano il contatto ravvicinato con l'imponenza del ghiacciaio.

Qui si può pernottare in una delle 8 confortevoli camere e godere di quella che è un'eccezionalità nel panorama alpino: una Spa corredata di piscina idromassaggio praticamente appoggiata sulle piste da sci, sauna finlandese e ad infrarossi, oltre che una spaziosa area relax.

La sala del ristorante alla Nuova Capanna Presena

La sala del ristorante alla Nuova Capanna Presena

Facilmente raggiungibile in cabinovia, ti fa pranzare in un ambiente che sa sorprenderti, per esempio, con un Risotto alla zucca mantecato al gorgonzola, servito con gusto e cottura immune dagli scherzi dell'alta quota. Ma poche sono le divagazioni dalla cucina tradizionale comunque rinforzata da particolari interessanti come i mirtilli rossi abbinati alle costolette di cervo e ingolositi da una polenta con fonduta.

Qui si va a colpo sicuro con i piatti da montagna, dal Goulasch di cervo alle Tagliatelle ai funghi o ragù di cinghiale, dalla Carne salada con rucola e frutto della passione ai Canederli al gewutztraminer e cavolo cappuccio, ai formaggi alla piastra e per finire uno Strudel di mele con crema alla vaniglia o una fetta di Sacher accompagnata da panna. Buona la carta dei vini. E non siate timidi. Le coccole ad alta quota prevedono anche lo champagne.  


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Paola Pellai

giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo

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