30-07-2017
I cuochi sardi Roberto Petza e Mauro Seu impegnati mercoledì scorso a Milano in una lezione di cucina con ingredienti classici della cucina coreana
Abbiamo scritto spesso sulle nostre pagine di hansik, la cucina coreana. Abbiamo sottolineato sovente la forza di una tradizione che ha cominciato ad affondare le sue prime radici 5mila anni fa e l’unicità di un approccio che ha sempre cercato di distinguersi dalle tecniche di Cina e Giappone, i colossi vicini. Settimana scorsa, la Korean Food Foundation, una fondazione pubblica istituita nel 2015 dal ministero dell’Alimentazione, Agricoltura, Foreste e Pesca, ha organizzato a Milano uno stimolante incontro di crossover con la cucina sarda. Il maggior punto di interesse risiedeva nella presenza di due grandi cuochi isolani, Roberto Petza del S’Apposentu di Casa Puddu, nella regione della Marmilla, una stella Michelin, e Mauro Seu, uno dei tanti bravi professionisti italiani che hanno girato il mondo, prima di stabilirsi a Seul (ora è responsabile della divisione R&D di Daesang Food), complice anche una moglie sudcoreana. Perché proprio la Sardegna? Perché la KFF, impegnata a diffondere globalmente l’immagine gastronomica del suo paese, ha stretto da poco con le istituzioni isolane un patto bilaterale per scambiarsi cuochi, idee e ingredienti. Un incrocio che parte già da una serie di punti in comune: «Anche se non viene detto a sufficienza», ha spiegato ad esempio Petza, facendo riferimento alla fermentazione, la tecnica di conservazione per cui il paese orientale è più noto «in Italia in realtà fermentiamo da sempre: le olive in salamoia, i salumi, i formaggi stagionati… Il problema è che l’industria ha omologato tutti i sapori, e quindi oggi abbiamo perso la consapevolezza di quella ricchezza».
Tagliolini piccanti con Gochujang e salsa italiana, di Roberto Petza
Petto di pollo ripieno di kinchi vegetale, spinaci e ricotta in salsa mediterranea, Mauro Sau
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt