25-07-2017

Giovanni Arvonio, la promessa di Sirignano

Il giovane chef quattro anni fa ha aperto il suo ristorante nel piccolo paese in provincia di Avellino

Giovanni Arvonio, 31 anni, al lavoro nella cucina

Giovanni Arvonio, 31 anni, al lavoro nella cucina del suo ristorante

Giovanni Arvonio, classe 1986, originario di Sperone, è un giovane chef umile e discreto ma con tutta la voglia di portare avanti la sua grande passione, la cucina. Come ama raccontare, fin da piccolo aveva il desiderio di dedicarsi all’arte culinaria e di diventare cuoco; con tenacia e caparbietà è partito dal basso e dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Avellino, ha iniziato a fare esperienza tra i ristoranti della provincia di Avellino e dell’Agro-Nolano, poi nel 2010 ha deciso di affinarsi e avere maggiore padronanza delle tecniche di cucina e ha frequentato ALMA, la Scuola di Gualtiero Marchesi a Colorno (Pr), diplomandosi con successo.

Dopo aver fatto esperienza di stage, prima con Enrico Crippa e successivamente con la famiglia Fischetti presso l’Oasis a Vallesaccarda, nel 2013 ha coronato il suo sogno e ha aperto un ristorante tutto suo. Parliamo della Taberna del Principe di Sirignano (Avellino), un piccolo paese in provincia di Avellino, vecchio feudo legato alla vicina Avella e situato alle pendici del monte “Campimma”, non lontano dal confine della provincia di Napoli.  

A pochi passi dall’uscita di Baiano si aprono le porte del delizioso ristorante rinnovato nel suo aspetto lo scorso aprile 2017, poco più di ventisei coperti, distribuiti in due sale contigue, un angolo dedicato al bar e al beverage e una cucina piccola ma ben organizzata, uno spazio cantina con vetrina a vista dove il sorridente Elia Casale, maitre e sommelier di sala, custodisce le referenze selezionate con attenzione e con una predilezione per etichette non banali principalmente territoriali.

La sala

La sala

Anche la scelta della carta dei vini per funzionalità e tecnologica avanguardia si presenta in formato elettronico sul tablet, piuttosto che sulla tradizionale carta stampata. Sistema senza dubbio meno romantico, ma che permette una gestione efficace delle referenze e del magazzino. 

Il menù di Giovanni segue il corso delle stagioni e non solo, cambia di anno in anno, fatta eccezione per la sua idea di Braciola, da lui proposta a crudo. Un piatto ispirato al ricordo del Ragù della nonna, in cui la classica braciola non poteva mancare e in questo caso riproposta sotto forma di tartare delicatamente condita con olio, sale e pepe e accompagnata da uvetta, pinoli tostati, prezzemolo, aglio, pomodoro essiccato al forno, una leggera crema di formaggio adagiata al lato della carne e a completamento una riduzione di vino cotto.

Nella scelta delle materie prime il territorio è il vero protagonista, infatti le carni vengono accuratamente scelte e comprate nella Macelleria Vitello D'Oro di Sperone. Particolare non trascurabile, che fa emergere il legame profondo che Giovanni ha con il suo territorio e con i tanti prodotti che offre, una cucina che ha l’obiettivo di cercare di educare il cliente al gusto e ai sapori genuini in modo espressivo e identitario.

Spaghetto freddo alla Nerano

Spaghetto freddo alla Nerano

Prodotti autentici che traggono spunto e riferimento dalle origini più classiche, coscientemente interpretati attraverso tecnica e passione. Anche i dolci non sono lasciati al caso e tra le proposte di questo periodo non si può non provare il Nocciola Story, dalla presentazione fiabesca e dal contenuto indescrivibilmente goloso, dove la nocciola Avellana si palesa in consistenze diverse e in una vera e propria esplosione di sapori. Da non sottovalutare anche il rapporto qualità prezzo e l’esperienza calda e familiare che solo chi ama il proprio lavoro riesce a trasmettere.

Taberna del Principe
Via Nazionale delle Puglie, 90
Sirignano (Avellino)
+39.349.8648733
Chiuso la domenica sera e l'intero lunedì


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Fosca Tortorelli

napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino

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