18-01-2017
Troppo freddo anche in Puglia: i raccolti invernali sono andati persi, così il cuoco-contadino Pietro Zito degli Antichi Sapori di Montegrosso di Andria preferisce serrare per un po' le serrande piuttosto che proporre verdure acquistate a caro prezzo e di discutibile qualità e provenienza, «abbiamo deciso di chiudere poiché impossibilitati a garantire la genuinità dei nostri piatti e i prezzi onesti». Lo racconta a Identità Golose
“Chiuso per gelo” potrebbe tranquillamente scrivere Pietro Zito se decidesse di apporre un cartello all’ingresso del suo Antichi Sapori di Montegrosso di Andria. Chiuso per gelo non perché sia saltato il riscaldamento, la neve abbia sfondato il tetto o lo chef tema il raffreddore: ma più semplicemente giacché agli Antichi Sapori, da sempre, Zito offre il meglio che i campi circostanti possano offrire. E, in questi insoliti giorni pugliesi di freddo quasi siberiano, i campi in sostanza nulla offrono: sono ghiacciati.
Così ecco la decisione: si chiude tutto e ci si rivede tra una ventina di giorni. Se tutto va bene il ristorante riaprirà il 10 febbraio, sperando che nel frattempo le condizioni climatiche si facciano meno proibitive: «Io non ricordo, in un quarto di secolo, una gelata di queste proporzioni – ci racconta il cuoco-contadino – Neve, temperature che scendono tranquillamente a sei gradi sotto zero… Il mio orto è praticamente azzerato, idem quello dei miei amici contadini bio: ci preparavamo a raccogliere sponsali, finocchi, cime di rapa, insomma tutte le verdure invernali. Niente da fare, le basse temperature hanno vanificato il lavoro. Anche i primi legumi erano già a buon punto, contavo con febbraio di poter disporre di bellissime fave. Tutto distrutto».
Immagini di un altro periodo...
Ristorante e campi coperti di neve
Più che per il danno economico, a vedere gli orti coperti di neve e le verdure morte a Zito piange il cuore «per il tanto lavoro perso. Soffro a pensare che i contadini abbiano faticato a zappare, vangare, piantare, curare la crescita delle piante, e ora i loro sforzi siano andati persi. Il messaggio è questo: è il lavoro il bene più prezioso, e non c'è cucina senza orto. Da ciò ripartiremo».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera