14-07-2016
Un incendio doloso ha interessato l'altro giorno il nuovo ristorante di Cristian Torsiello, che parla a Identità Golose. Nella foto, i danni al locale e lo chef, nel riquadro (da ondanews.it). Ma l'inaugurazione vi è stata comunque
“C'è chi si sporca le mani come noi e chi la faccia e la coscienza” scrive Cristian Torsiello sulla sua bacheca di Facebook. Reazione pacata, civile, a quanto successo nella notte: martedì 12 luglio ignoti hanno appiccato un incendio all’interno del nuovo ristorante dello chef, la cui inaugurazione era prevista proprio per l'indomani. E, nonostante l'atto vandalico, il locale è stato regolarmente battezzato. Siamo a Valva, in provincia di Salerno, il luogo d’origine di Torsiello, quello in cui uno dei giovani più brillanti del panorama della ristorazione italiana, premiato anche dalla guida di Identità Golose come “sorpresa dell’anno” 2016, ha scelto di rimanere, perché lui e il fratello Tomas sono orgogliosi e tenaci.
“Durante la notte alcuni criminali si sono introdotti all’interno del locale sfondando le finestre ed hanno appiccato un incendio utilizzando della benzina. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme, con loro anche i carabinieri che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del gesto” scrivono le agenzie. Report letti mille volte, subito l’immaginazione pensa a faccende tristi e gravi, racket, pizzo, camorra. Nello sconforto per quanto accaduto (e Identità Golose esprime tutta la sua solidarietà alla famiglia Torsiello), forse non è così, per fortuna. Lo spiega a noi lo stesso Cristian: «Cosa penso? Non credo si tratti di camorra, per fortuna viviamo in “un’altra Campania”, lontana da quella nota alle cronache, qui questo problema non c’è mai stato, e spero che venga debellato anche dove c’è».
E quindi, Cristian? «Non voglio trarre conclusioni. Ma se devo pensare a qualcosa, credo si tratti di invidie. Qualcuno si è sentito minacciato da questa nostra nuova iniziativa. Qui si lavora molto, siamo vicini alle terme e al casello autostradale, è un’area di passaggio dove le attività commerciali funzionano bene. E forse abbiamo dato fastidio».
Torsiello premiato come "sorpresa dell'anno" dalla Guida Identità Golose 2016
Mi hai anticipato. Quindi per fortuna non bisogna registrare danni troppo ingenti? «Esatto, sia grazie ai vecchi proprietari, sia al fatto che l’incendio è stato appiccato usando gasolio, se avessero utilizzato benzina la cosa sarebbe stata ben più grave. Non so ancora quantificare i danni, abbiamo buttato via un po’ di sedie e di tavoli bruciati, così come molte attrezzature della sala. Ma la struttura ha retto, a quanto pare. Siamo qui in 30-40 persone e stiamo ripulendo tutto. C’è tanta solidarietà e amicizia nei nostri confronti, nessuno ci odia, i rapporti con gli altri abitanti di Valva sono sempre stati improntati alla massima cordialità. Anche per questo si è trattato davvero di un fulmine a ciel sereno».
E ora? «E ora andiamo avanti, noi siamo spavaldi, giovani, con tanta voglia di fare. Chi ha fatto questo atto vile ha finito le cartucce».
Cristian e Tomas Torsiello (la foto è di Sonia Gioia, che commenta su facebook: "Adesso, caro il mio Sud, è ora di muovere il culo e di smaltire lo sgomento e la rabbia che urla forte dal fondo più profondo del cuore e dello stomaco. Il 18 e il 19 settembre a Matera, capitale della cultura europea, sbarcherà Cultural - il festival della cultura alimentare. Cultura è creare argini, alzare barriere contro ogni forma di violenza, come quella che ha colpito Torsiello)
Altro caso, l’incendio doloso che distrusse nel Natale del 1991 El Camineto di Cortina d’Ampezzo, luogo allora gettonatissimo ai piedi delle Tofane. Scrisse Repubblica: “La polizia giudiziaria ha compiuto una serie di accertamenti che hanno appurato l'origine dolosa dell' incendio. Sono state trovate delle tracce, tra cui alcuni oggetti abbandonati sul posto, che potrebbero far risalire a chi ha appiccato il fuoco. Quanto al movente, si indaga sui rapporti tra il proprietario del Camineto, Giovanni Valle, e il gestore Ferruccio Bocus (morto poi nel 2005 a 95 anni, ndr). Il proprietario aveva cercato, attraverso un lungo iter giudiziario, di rientrare in possesso dell'immobile, ma i giudici non avevano accolto la richiesta di sfratto esecutivo. Ora Valle ha nuovamente chiesto la risoluzione del contratto di locazione, visto che il ristorante non c'è più”.
Era il maggio scorso quando dei criminali si introdussero nel locale dello chef Natale Giunta, a Palermo, danneggiandolo. Vennero ripresi dalle telecamere di sorveglianza e denunciati
Giunta vive sotto scorta da quando denunciò ripetuti tentativi di estorsione nel 2012. La sua segnalazione servì per portare effettivamente i suoi estorsori a condanna definitiva. “C’è la crisi, duemila euro non ce li ho”, aveva risposto lo chef ai suoi estorsori, ritenuti organici alla famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, a Palermo. Non finì con quell’epidodio. Pochi giorni dopo, nella notte fra il 16 e il 17 maggio, riprovarono a introdursi nel locale, cercando di scardinare la porta secondaria. Non ci riuscirono perché l’allarme li mise in fuga. Scisse Il Fatto Quotidiano: “Nel 2012, in quattro si erano presentati alla porta della sua ditta di ristorazione e catering, in Sicilia. Lo accusavano di non essersi “messo a posto” e chiedevano di versare 2000 euro a Pasqua e Natale per il sostentamento delle famiglie dei detenuti. Giunta prese tempo, ma seguirono minacce e intimidazioni. Una tanica di benzina gli fu lasciata all’esterno del ristorante. Lo chef denunciò tutto e i responsabili furono poi arrestati e condannati in primo grado e in Appello. La Cassazione, nel gennaio scorso, ha dichiarato inammissibile il ricorso degli imputati, rendendo le condanne definitive”.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera