13-07-2016

Un incanto di nome Zash

A Riposto, nel Catanese, per scoprire un hotel delizioso e il talento in fiore di Giuseppe Raciti

Come se fosse un quadro, ovvero carpaccio di gamb

Come se fosse un quadro, ovvero carpaccio di gambero rosso, ricci, bottarga di muggine, mandarino tardivo e mandorle. E' un piatto del talentuoso Giuseppe Raciti, chef 30enne del ristorante Zash di Riposto (Catania), ricavato dentro all'omonimo boutique hotel

Usciti a Giarre, sull’autostrada Catania–Messina, seguendo un percorso in mezzo al verde tra agrumeti, pistacchieti e noccioleti, arriviamo all’antico palmento che accoglie Zash, “country boutique hotel” alle pendici dell’Etna, con 10 camere design, una spa e un ristorante gourmet. La sensazione immediata è quella di essere distanti dal quotidiano, travolti dalla natura, tra odori intensi e suoni primordiali. Il lusso del dettaglio e della semplicità è il leitmotif di questa grande casa.

L’anfitrione di cucina Giuseppe Raciti, 30enne, esprime una cucina matura, responsabile, dai tratti personali, pregna di senso del gusto e del bello. Una vocazione maturata sin dai banchi di scuola: a 13 anni lavorava già come aiuto cuoco, nelle vacanze estive e nei fine settimana. È stato poi allievo del grande Massimo Mantarro che al Principe Cerami di Taormina gli ha trasmesso la giusta sapienza e capacità organizzativa, che lo mettono al riparo da possibili cadute di stile. Come il maestro, anche lui vive la cucina come un esercizio liberatorio, in cui intelligenza e sensibilità possono esprimersi senza compromessi, oltretutto sostenuto da una felice proprietà, Raffaello Maugeri, e da una direttrice illuminata, Federica Eccel.

Giuseppe Raciti (a destra) al mercato del pesce di Catania

Giuseppe Raciti (a destra) al mercato del pesce di Catania

Quest’anno Raciti ha ottenuto un significativo riconoscimento, il Premio Europa, conferitogli dalla Comunità Europea nell’ambito del Bocuse d’Or 2016, per la valorizzazione dei prodotti e del territorio. Ma lui non si monta la testa: «Per me questo lavoro è passione vera, parte integrante e irrinunciabile della mia vita. Il rumore delle padelle è per me suono rassicurante, emozionante, indispensabile».

Zash è un’esperienza a tutto tondo, che vivi sospeso tra l’esuberanza del vulcano e la forza incontenibile del mare. Madre Etna fa da sfondo e il terroir è ben evidenziato nei piatti. Si comincia con una Crema di patata e origano, con insalatina di baccalà, olive nere e semi di finocchio candito. Freschezza, acidità, senso del piacere. Troviamo una rivisitazione del Beccafico palermitano nell’Arancino di alici, privo di riso: forma piramidale, sintesi di gusto e proiezione futura.

L'immaginifica sala del ristorante

L'immaginifica sala del ristorante

Come se fosse un quadro: carpaccio di gambero rosso, ricci, bottarga di muggine, mandarino tardivo e mandorle, con la terra che insegue il mare, tra salinità marine e dolcezze terrene. Contrappunti di sapori armonizzati in profondo equilibrio. Rivolgendosi al vulcano, Giuseppe elabora un dolce d’impetuosa dolcezza: Cioccolato fondente al 75%, caramello, vaniglia e lamponi. Dessert elaborato in struttura e finezza compositiva.

Giuseppe è oggi la stella che non c’è, che illumina con energia e passione un territorio unico e impareggiabile.

Zash
via strada provinciale 2/I-II, 60
Riposto (Catania)
+39.095.7828932
Prezzi medi: antipasti 15, primi 16, secondi 20, dolci 10 euro
Menu degustazione: 45, 55 e 65 euro
Chiuso martedì


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Stefania Lattuca

Classe 1976, formazione giuridica. Il suo primo lavoro è fare la mamma. Motore della sua vita sono i viaggi e la gastronomia. Viaggiare tra piatti e territori

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