05-06-2016
Tra i vigneti del Gavi doc all'inseguimento dell'eccellenza enogastronomica. La scusa per Mariella Caruso è stata l'assegnazione del Premio Gavi, andato quest'anno alla famiglia Ceretto
Arrivando nelle terre del Gavi non aspettatevi distese di filari che si perdono a vista d’occhio. I vigneti del Cortese, dai quali si raccolgono i grappoli che le 400 aziende del Consorzio di tutela del Gavi trasformano in Gavi Docg, sono nascosti tra la vegetazione delle colline che digradano verso il mare invisibile agli occhi, ma di cui le viti sentono l’influenza. Siamo in provincia di Alessandria, nel Basso Piemonte, tra le onde e gli Appennini.
Le tre vincitrici del Premio Gavi: il direttore artistico di Gallerie Campari Marina Mojana, Roberta Ceretto dell'omonima azienda di famiglia e Manuela Cornelii di Ais tra Maurizio Montobbio e Francesco Moneta, rispettivamente presidente del Consorzio Gavi e curatore del Laboratorio Gavi
Architettura, storia ed enogastronomia sono state appena protagoniste della tre giorni tra arte, vino e cultura “Valore forte Gavi for arts”, insieme con le aziende vitivinicole tra il Forte di Gavi e l’antica Libarna, sito cui è ispirata l’etichetta artistica dell’annata 2015 del Gavi Docg del Consorzio di tutela.
«Il Gavi è amatissimo all’estero, ma dopo esservi impegnati a valorizzare il nostro vino nei mercati internazionali, il nostro impegno attuale è quella della promozione della cultura e dell’enogastronomia che identificano il nostro territorio», ha spiegato il presidente del Consorzio, Maurizio Montobbio. Territorio in cui se il re è il Gavi Docg con tutte le sue sfumature, a seconda che le uve siano coltivate nelle terre rosse, in quelle arenarie o in quelle argillose bianche di origine marina, i principi e le principesse sono le specialità con i quali il vino – dall’antichità – si è accompagnato.
Gli amaretti di Gavi sono, oltre che un'eccellenza locale, testimonianza dell'antica influenza dei saraceni nella zona
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile