05-05-2016
Alessandro Negrini, a destra, con Fabio Pisani in una delle foto scattate a Identità Golose Milano 2016 da Brambilla/Serrani
Un paio di settimane fa avevamo raccontato di come David Chang, chef e patron di Momofuku a New York, avesse tolto il divieto di scattare foto all'interno di uno dei suoi ristoranti. Un divieto durato sette anni, cancellato sia per delle questioni molto contingenti (un cambio di location, un rinnovamento anche filosofico di quella particolare sede e versione di Momofuku), sia per la considerazione che non sia più possibile negare ai clienti il piacere, se non il diritto, di sfoderare uno smartphone e immortalare il piatto che stanno per mangiare. E se nel mondo anglosassone, e in parte anche in Francia, questi divieti sono stati più volte imposti nei ristoranti di cucina d'autore, in Italia la tolleranza rispetto alla social-mania e agli scatti è sempre stata più spiccata. Ci sono poi diversi cuochi che usano i social network scattando loro stessi foto ai piatti: più spesso i loro, qualche volta anche quelli dei colleghi. Uno chef che ha dimostrato di divertirsi con i social e di saperli anche usare bene è Alessandro Negrini, che guida la cucina del Luogo di Aimo e Nadia di Milano insieme a Fabio Pisani (invece più schivo del compagno di strada). A cui abbiamo chiesto di dirci, come prima cosa, che ne pensa dei cuochi che dicono no alle foto dei loro piatti. «Per certi versi posso capire che, come non si può fotografare un'opera d'arte in un museo, principalmente per motivi commerciali in realtà, si possa desiderare un rispetto simile per l'arte della cucina. Però io credo che non sia giusto imporre restrizioni alla libertà delle persone che vanno in un ristorante. Io voglio che i nostri clienti siano liberi di fare tutto».
Dalla sua pagina Facebook, ecco Alessandro Negrini, con Fabio Pisani, davanti all'ingresso del Celler de Can Roca
La foto della (sempre squisita) Zuppa etrusca scattata da Brambilla/Serrani
Un'altra delle tante foto con cui Alessandro Negrini condivide i piatti serviti da Aimo e Nadia. In questo caso la didascalia era: "Tarallomorbidogamberodisanremocardigobbidinizzamonferratopistacchiopuntarellerape"
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia