29-09-2015
Terrazza Gallia... con vista. Nel nuovo indirizzo gourmet del cinque stelle milanese si godrà del bel panorama sulla Stazione Centrale. Garantiscono i fratelli Cerea, che vi hanno inviato altri due fratelli, Vincenzo e Antonio Lebano
Il Gallia di Milano, ora di nuovo e finalmente tirato a lucido, aveva bisogno di una ristorazione che fosse in linea con il resto della struttura e puntasse finalmente sulla qualità. La scelta è caduta quasi inevitabilmente sui fratelli Bobo e Chicco Cerea (peraltro proprio da oggi e fino a domenica protagonisti delle cucine d'Identità Expo S.Pellegrino, come abbiamo raccontato qui), che sovrintendono da oggi il menu della Terrazza, il ristorante al settimo piano dell'hotel, con bella vista su piazza Duca d'Aosta e la Stazione Centrale.
I fratelli Chicco e Bobo Cerea saranno anche protagonisti della cucina di Identità Expo S.Pellegrino, da oggi fino a domenica
La proposta del ristorante sarà ben calibrata sul target individuato. Dunque non altissima fascia («Per quella c’è il Da Vittorio a Brusaporto», ci racconta Roberto Cerea), ma una cucina di qualità e italiana a tutto tondo, capace di ammaliare l’ospite straniero di buon gusto quanto tutti coloro che vogliano togliersi lo sfizio di un pranzo o una cena di livello, attenta ai particolari ma compatibile coi ritmi milanesi, specie in una zona di passaggio quale è quella della Stazione Centrale.
Vincenzo e Antonio Lebano, resident chef del Terrazza Gallia
La sala ristorante è stata progettata come un teatro dove protagonista è, però, il cibo. Poi c’è la terrazza vera e propria, con vista panoramica ed ideale per l’aperitivo (di qualità, firmato Marco Loda) a 18 euro. Al ristorante, invece, il light lunch costa 35 euro, mentre per ordinare alla carta calcolate mediamente 20 euro per un antipasto, altrettanti per un primo piatto, 32 per il secondo e 12 per il dessert. .
Un piatto che ci ha convinto: Merluzzo d’Alaska, purea di patate alle erbe, funghi e spuma di muschio
Terrazza Gallia s’inserisce in un progetto più complessivo di rilancio dello storico hotel milanese di lusso, voluta da The Luxury Collection del gruppo Starwood Hotels. Fa parte di un multimilionario investimento del gruppo, con l’obiettivo di raggiungere 100 alberghi The Luxury Collection nel mondo entro la fine dell’anno.
Curato dal pluripremiato studio d’architettura milanese Marco Piva, l’ampio intervento di restaurazione architettonica e di interior design concilia l’estetica contemporanea con l’originale stile belle époque dell’hotel.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera