12-11-2014

Tutte le foto della guida 2015

Scatto per scatto, la presentazione all'Eataly Smeraldo di Milano. Con coda finale...a tavola

Foto di gruppo dei premiati: 13 categorie, altrett

Foto di gruppo dei premiati: 13 categorie, altrettanti riconoscimenti al fior fiore della giovane cucina italiana, e non solo (foto Brambilla-Serrani)

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.
Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.
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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.

Un'altra immagine, dall'alto...

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...

...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.
Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.
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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.

Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.

Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 

Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.

Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.

Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).

E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.

Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 

Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.
Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.
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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.

Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.

E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.

La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.

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Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.

Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.

Foto di gruppo di tutti i premiati...

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...

...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.

Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.

Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.

Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 

Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 








Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 

 

Alice, il ristorante gourmand di Eataly Smeraldo, si prepara invece a una grande cena a quattro mani, perché Viviana Varese ospita Luca Fantin. La cena è intitolata "Due chef, due continenti, una nazione: l'Italia".

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 








Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 








 
Alice, il ristorante gourmand di Eataly Smeraldo, si prepara invece a una grande cena a quattro mani, perché Viviana Varese ospita Luca Fantin. La cena è intitolata "Due chef, due continenti, una nazione: l'Italia".

Ecco Viviana e Luca all'opera...

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 








Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 








 
Alice, il ristorante gourmand di Eataly Smeraldo, si prepara invece a una grande cena a quattro mani, perché Viviana Varese ospita Luca Fantin. La cena è intitolata "Due chef, due continenti, una nazione: l'Italia".








Ecco Viviana e Luca all'opera...

...e a fare qualche chiacchiera con un ospite d'onore, Renzo Arbore

Raccontare un evento in 28 scatti? Ci abbiamo provato in questa fotogallery che, grazie alle istantanee scattate da Francesca Brambilla e Serena Serrani, riassumono tutto quanto accaduto lunedì pomeriggio (con coda serale) all'Eataly Smeraldo di Milano, luogo deputato per la presentazione della guida Identità Golose 2015, ottava edizione, la seconda edita Mondadori, come sempre firmata dal suo creatore e curatore, Paolo Marchi. E' stato un evento che ha consentito anche di tirare le fila delle attività targate Identità Golose e Magenta Bureau, il suo braccio operativo, tutte in forte sviluppo. Belli i volti dei premiati, sorridenti i tanti che hanno assistito alla cerimonia, tra i quali molti dei quasi cento collaboratori che hanno redatto le schede, salutati e ringraziati dal palco dal loro coordinatore Gabriele Zanatta. La guida si compone di 678 recensioni di altrettante insegne del buon cibo (473 italiane, 205 estere; ben 183 le novità. Ben 33 i paesi rappresentati, con 3 new entry: Canada, Russia e Argentina). Tre gli autori delle introduzioni: Joe Bastianich, sull'evoluzione dei ristoranti di oggi; Antonino Cannavacciuolo, sulla sua filosofia del dolce, legata all'"effetto wow"; infine lo stesso Marchi, che titola "Ci salveranno bellezza, coraggio e determinazione". Buona lettura! (Per accedere alla fotogallery, cliccare una delle foto in alto a destra)

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.
Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.
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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.

Un'altra immagine, dall'alto...

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...

...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.
Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.
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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.

Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.

Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 

Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.

Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.

Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).

E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.

Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 

Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.
Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.
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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.

Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.

E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.

La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.

Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.

Foto di gruppo di tutti i premiati...

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...

...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.

Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.

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Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.

Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.

Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 

Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 








Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 

 

Alice, il ristorante gourmand di Eataly Smeraldo, si prepara invece a una grande cena a quattro mani, perché Viviana Varese ospita Luca Fantin. La cena è intitolata "Due chef, due continenti, una nazione: l'Italia".

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 








Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 








 
Alice, il ristorante gourmand di Eataly Smeraldo, si prepara invece a una grande cena a quattro mani, perché Viviana Varese ospita Luca Fantin. La cena è intitolata "Due chef, due continenti, una nazione: l'Italia".

Ecco Viviana e Luca all'opera...

Galleria fotografica






Eataly Smeraldo di Milano gremito per la presentazione della guida Identità Golose 2015.








Sul palco che spesso ospita concerti è di scena questa volta Paolo Marchi, fondatore e curatore della guida. Con lui anche Claudio Ceroni di Magenta Bureau, il braccio operativo di IG.








Un'altra immagine, dall'alto...








...e via all'evento. Claudio Ceroni, al centro, invita sul palco il "padrone di casa" Oscar Farinetti. Coi due anche la presentatrice della serata, Tarsia Trevisan.








Poi è la volta di Paolo Marchi, qui con Stefano Peccatori, direttore generale libri di Mondadori Electa, che edita la guida per il secondo anno consecutivo.








Partono le premiazioni. Il primo a salire sul palco è Fabrizio Ferrari, chef de Al Porticciolo 84 di Lecco, a lui va il "Birra in cucina", premio Birra Moretti. Glielo consegna Alfredo Pratolongo, Direzione comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia.








Sono tre i premiati, invece, da Ruinart (per mano del senior brand manager, Riccardo Caliceti, sulla destra) per la Migliore carta dei vini e dei distillati: Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli, de Il Palagio, ristorante del Four Seasons di Firenze. 








Grandi applausi per il Migliore sommelier. Che è una donna, la giovane Elisa Bellavia del Cinzia - Da Christian e Manuel di Vercelli. A premiarla è Carlo Bianchi, Area manager NordOvest di Cavit.








Il premio Ebnt va al Miglior maître, in questo caso Maniel Miliccia, sorridente sulla destra: lavora al Piazza Duomo di Alba (Cn). A consegnargli il riconoscimento è Alfredo Zini, presidente dell'Ente bilaterale nazionale turismo.








Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia, consegna poi il premio Petra-Molino Quaglia per il Miglior cestino del pane a Monica Magnini, del ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn).








E' il turno della Sorpresa dell'anno, che giunge dalla Romagna: a Montiano (Fc) c'è infatti il ristorante Le Giare di Gianluca Gorini, discepolo di Paolo Lopriore. Per lui il premio Bonaventura Maschio direttamente dalle mani di Anna Maschio, una delle giovani anime dell'azienda di famiglia.








Il Migliore chef straniero viene dalla Francia, da Parigi per la precisione: si tratta di David Toutain, dell'omonimo ristorante, nella foto in compagnia della nostra Cinzia Benzi e di Romana Tamburini (sulla destra), presidente Surgital Spa, che gli consegna il premio Surgital-Divine Creazioni. 








Miglior sous chef per la guida 2015 è Simone Nebbia del S'Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza. a Siddi (Vs). A consegnargli il premio Zafferano 3 Cuochi è Paolo Daperno, direttore generale Bonetti Spa.








Sara Peirone è Top gastronomy manager di Lavazza: la persona giusta per celebrare il Miglior pasticcere, il bravo Luca De Santi, che lavora Al Mercato e al Ratanà, entrambe insegne milanesi.








Si assomigliano... sì, sono fratelli: a Elia e Matteo Rizzo, de Il Desco di Verona, va il premio "Giovane famiglia" della Casa vinicola Zonin.








E' il turno del Miglior chef dell'anno, un volto parzialmente nuovo, perché è italiano (della provincia di Treviso) ma lavora dal 2009 in Giappone, al Bulgari Ginza Tower di Tokyo: è Luca Fantin, lo abbiamo intervistato qui. Conquista il premio Consorzio Grana Padano, a porgerglielo è il presidente del Consorzio stesso, Cesare Baldrighi.








La Migliore chef invece arriva dal profondo Sud... proprio come il nome del suo ristorante, Sud appunto, a Quarto (Na). Si tratta di Marianna Vitale, a sinistra, premiata da Barbara D'Amico, Marketing manager Italia di Acqua Panna-S. Pellegrino.








Ultimo riconoscimento per il Miglior giornalista dell'anno, anche in questo caso un volto femminile: quello di Laura Lazzaroni, de L'Uomo Vogue, cui Alessandro Marzotto, responsabile Hospitality e wine shops del Gruppo Santa Margherita, consegna l'omonimo premio.








Foto di gruppo di tutti i premiati...








...ed ecco il riconoscimento che si sono conquistati.








Prima della sfilata dei premiati Paolo Marchi aveva parlato della guida 2015: nuova grafica, tanti contenuti da leggere, come sempre. Tra essi, le "Storie di gola", racconti delle città con il gusto come filo conduttore, scritto da personalità dell'enogastronomia non solo italiana. Tante le firme illustri (Torino di Marco Bolasco, Milano di Pier Bergonzi, Cortina D'Ampezzo di Paolo Marchi, Firenze di Marco Stabile, Napoli di Nino Di Costanzo, Parigi di Enzo Vizzari, Londra di Jason Atherton, Montréal di Marie Claude Lortie, Tokyo di Yasuhiro Sasajima, Chicago di Tony Montuano, New York di Mario Batali) tra cui quella di Alessandro Pipero, che ha narrato la sua Roma.








Prima ancora Claudio Ceroni aveva parlato delle numerose iniziative targate Identità Golose durante l'Expo. Sul palco con lui era intervenuto Alessandro Mancini, direttore Ticketing e Turismo della Expo 2015 Spa.








Finita la cerimonia, Paolo Marchi firma qualche copia del suo nuovo libro, XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori. 








Poi tutti all'assaggio, perché i ristoranti interni di Eataly Smeraldo per l'occasione ospitano sette superchef (anzi otto), che preparano altrettante specialità: i premiati Gianluca Gorini, Fabrizio Ferrari, Luca De Santi, Marianna Vitale e Simone Nebbia, la padrona di casa Viviana Varese e anche i fratelli Christian e Manuel Costardi. Nella foto è quest'ultimo, intento a preparare un Carnaroli ai bocconcini di coniglio, foie gras, crema di formaggi piemontesi e riduzione di vino. 








 
Alice, il ristorante gourmand di Eataly Smeraldo, si prepara invece a una grande cena a quattro mani, perché Viviana Varese ospita Luca Fantin. La cena è intitolata "Due chef, due continenti, una nazione: l'Italia".








Ecco Viviana e Luca all'opera...

...e a fare qualche chiacchiera con un ospite d'onore, Renzo Arbore


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Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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