23-05-2011

Una Lanterna di bontà

Da venerdì 27 a lunedì 30 maggio, tutti a Genova. Per Slow Fish. E per gli indirizzi suggeriti da un cronista d’eccezione

Astice e ostrica. Coppia immortalata a Slow Fish 2
Astice e ostrica. Coppia immortalata a Slow Fish 2009. La quinta edizione si tiene a Genova da venerdì 27 a lunedì 30 maggio 2011 (foto Slowfood)

Da venerdì 27 a lunedì 30 maggio la Fiera di Genova in piazzale Kennedy ospita Slow Fish, un momento fondamentale di riflessione su problemi e tematiche legate al mare. Se l’impoverimento delle acque è lo sfondo irrinunciabile di ogni argomento, l’edizione di quest’anno, la quinta, si concentra in particolare sul ruolo fondamentale dei pescatori, “custodi del mare, con una forte valorizzazione della memoria e dei saperi di cui essi sono portatori”. Tra le infinite iniziative previste per la 4 giorni (il pdf con il programma completo si scarica qui), sottolineiamo qui gli interessanti Laboratori del Gusto e gli appuntamenti del Teatro del Gusto, alcuni dei quali moderati da Identità Golose (Michele Rotondo il 27 maggio alle 16 da Paolo Marchi; Mehmet Gürs il 28 alle ore 16 con Gabriele Zanatta). Di seguito, proponiamo un ritratto goloso di Genova firmato nel 2009 (e aggiornato a oggi) da Paolo Parisi, allevatore nato sotto la Lanterna, ora trapiantato a Usigliano di Lari, nel Pisano. Non si sa mai che uno trovi anche il tempo di scoprire altri luoghi interessanti, tra il porto e i carrugi. (G.Z.)


La Genova di Paolo Parisi
Come le caravelle di Colombo, Garibaldi e chissà quanti altri, anch'io sono partito da Genova. Sono andato in Toscana, a fare l'allevatore. Ma il mio cuore è rimasto lì, nella città di porto con influenze vicine e lontane. Oggi Genova è più che altro un luogo di servizi, scarso turismo, architettura meravigliosa. E abitanti che pronunciano belin ogni 20 parole senza neanche accorgersene. Trascurata dal turismo, gastronomicamente poco interpretata, sarà colpa dei liguri? Chiusi, riservati, introversi, ho vissuto lì 28 anni ed è più un modo di fare che una realtà.

La focaccia di Recco di Moltedo (foto Genova24.it)
La focaccia di Recco di Moltedo (foto Genova24.it)
Credo non esista nulla di più conservatore del genovese, nel modo di vivere, nel vestirsi, nelle abitudini alimentari. Strana, lunga 22 chilometri e più, in certi punti larga assai meno di uno, dislivelli continui, saliscendi, strade strette. Nel resto dello Stivale un carrozziere ha un capannone e un'area recintata intorno, a Genova, caso unico di grande città "costretta", opera in poco più che lo spazio di un box auto e se non piove, lavora per strada. Il clima, il mare, il verde. Ma soprattutto il pesto, la farinata, la focaccia, la pasqualina, i baci di dama, il pandolce, le acciughe, la torta di bietole, i nervetti, le lattughe ripiene, i pansotti, le trofie, la salsa di noci, i biscotti del lagaccio, la cima, l'agnello con i carciofi, il polpettone di fagiolini, la buridda, le picagge, la messciua, il cappon magro, i gianchetti, il tucco, il minestrone, il ciuppin, la minestrina alla maggiorana, lo stoccafisso, la torta di riso, u condiggion, le tommaselle, il latte dolce, la panissa: tante emozioni speciali, e in Italia trascurate, che mi stuzzicano micidiali nostalgie palatali che vorrei condividere.

Genova rappresenta un'esperienza gastronomica davvero completa fatta di piccole cose, come la focaccia appena sfornata di Marinetta a Voltri (via Lemerle 13r, +39.010.6136377) nelle versioni croccante o morbida o, specularmente, quella di Moltedo a Recco (via XX Settembre 20/4, +39.0185.74046), famoso sì per quella chiusa al formaggio ma da non perdere, solo fino alle 10 e 30 del mattino, quella alle cipolle e con salvia e alici. Ancora a Voltri il panificio Priano (via Camozzini 69r, +39.010.6136333), con la variante dello spolvero di farina di mais sopra e sotto. E la pizza da Piuma (via Tabarca 64, +39.010.9990337) o alla Pizzeria del Ponte (via Pisa 3r, +39. 010.310040). In generale non sono un succube del dolce ma la pasticceria genovese merita una considerazione a parte: sottile, elegante, di uno stile suo. E poi Panarello (salita S. Maria Sanità 25r, +39.010.8392877: biscotti, pandolce, ciambelline, tortine allo zabaione) e Romanengo (via Soziglia 74r, +39.010.2474574: confetteria, canditi, quaresimali, cioccolato, caramelle fra le più stravaganti, alla violetta e alla radice di altea): due negozi che sono due monumenti del centro storico. O la sacripantina di Preti (via Carnevale 1, +39.010.7092404), la bavarese di Tagliafico (via Galata 31r, +39.010.565714), la colazione alla pasticceria Star (viale Cambiaso 13r, +39.010.312519). Ancora, la pasticceria Villa in via del Portello, +39.010.2770002, che è una strada da vedere e anche Arleo, nel quartiere Albaro (via Cavallotti 17 a/r, +39.010.3770106).

Capo Santa Chiara, storico ristorante appena ristrutturato nella splendida Boccadasse
Capo Santa Chiara, storico ristorante appena ristrutturato nella splendida Boccadasse
E poi si sta bene seduti a tavola da Baldin a Sestri, a Capo Santa Chiara a Boccadasse dove vidi per la prima volta mia moglie Fabrizia", alla Voglia Matta a Voltri, da Teresa a Pegli, a La Casa dei Capitani ai Giardini di Quinto al Mare (piazzale Rusca 1, +39.010.3727185). Un'altra cucina interessante è quella del ristorante Vegia Arbà (piazza Leopardi 16r, +39.010.363324), e per una cucina d'albergo quella del Villa Pagoda a Nervi. Bello poi gironzolare nei vicoli o carrugi, botteghe di spezie, sacchi di legumi, friggitorie, un panino al Gran Ristoro (via di Sottoripa 27r, +39.010.2473127), frullati, tramezzini, una visita al mercato orientale per gli ortaggi vicino a via XX Settembre, come anche una al mercato del pesce vicino al Porto Antico.

A Nervi c'è un negozio di specialità liguri in via Casotti 2, nelle estreme vicinanze dei Parchi di Nervi: si passeggia con gli scoiattoli che vi verranno a mangiare dalle mani e i pappagalli che volano nel cielo, tra alberi secolari e un roseto fra i più belli e curati del mondo. Anche nel gelato la città è speciale: Amedeo a Boccadasse (piazza Nettuno 7r, +39.010.3760144) per la panera e un semifreddo al Flora di via Prà 85r (+39.010.665943). E Carla (via V Maggio 55r, +39.010.388486) per gelati alla frutta e una gran crema. Il Bentley hotel, l'unica struttura a cinque stelle della città, offre uno dei migliori Martini mai goduti. Tutte tracce di una Genova che va conosciuta e scoperta nelle sue identità di gusto inconfondibili, ricche ma mai opulente, nei suoi profumi, nelle sue erbe. Con stili di cucina che hanno impressionato uno chef di nome Alain Ducasse. E non può essere un caso.


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Paolo Parisi

Allevatore “eretico, entusiasta e felice”, è genovese nell’anima, toscano di adozione e creativo per necessità. www.paoloparisi.it

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