17-09-2014

Il Joia ha compiuto 25 anni

Leemann apriva il suo locale di cucina naturale il 16 settembre 1989: "Ne abbiamo pulita di verdura"

Pietro Leemann, chef e patron del ristorante Joia,

Pietro Leemann, chef e patron del ristorante Joia, alta cucina naturale a Milano, mentre annuncia, aiutandosi con le mani, che il locale a fortissima vocazione vegetariana e vegana, ha appena compiuto 25 anni. L'italo-svizzero, madre valtellinese e padre ticinese, lo aprì in via Panfilo Castaldi 18, telefono +39.02.29522124, il 16 settembre del 1989. L'ultimo intervento sulla struttura l'agosto scorso

Ieri mattina, martedì 16 novembre, ho avuto il piacere di tornare al Pavé, in via Felice Casati 27 a Milano, per parlare di cucina vegana con Pietro Leemann, originale anche nella prima colazione per via di un cappuccino all’orzo, ordinazione che riunisce due cose che non mi entusiasmano: il cappuccino (uccide il caffè) e l’orzo. Lo ha ordinato e bevuto lui, bene così. Io mi sono tenuto stretto il mio espresso, nero e caldo.

Sul finire dell’appuntamento, la sorpresa: “Oggi (ieri per chi legge, ndr) il Joia compie gli anni: 25”. Non ho detto che mi sembra oggi, però ricordo benissimo i primi passi e i primi piatti. E in serata una lettera, che pubblico perché Pietro merita massima stima per la lunga strada, dominata dalla cucina naturale, che ha imboccato un quarto di secolo fa: “Evviva! Oggi 16 settembre 2014 il Joia compie 25 anni. Avevo da poco compiuto 29 anni, ero appena tornato da un affascinante viaggio tra Cina, Giappone e India, durato un po’ più di due anni, e desideravo intensamente mettere a frutto le idee maturate.

“Le cucine esplorate, i luoghi affascinanti visitati ma soprattutto un profondo viaggio interiore mi avevano cambiato radicalmente. Desideravo nuove prospettive da realizzare attraverso ciò che sapevo e amavo fare, cucinare. Ero quasi vegetariano e intuivo che quella prospettiva pacifica avrebbe avuto la forza di cambiare il mondo.

“L’alimentazione cambia e tutto cambia, dalla salute delle persone a quella del pianeta, una rivoluzione silenziosa che ho cercato di mettere in atto, nel mio piccolo, con il Joia.

“Gli incontri si sa non sono fortuiti ma determinanti. Per me lo fu incontrare un gruppo di persone lungimiranti, poi diventate cari amici, che proprio quell’anno volevano aprire un ristorante vegetariano. Sono loro profondamente riconoscente e li penso sempre con vero affetto.

Nicla Nardi gestiva sala e finanze, e io la cucina assieme a un piccolo gruppo di giovani cuochi. Da allora in sala e in cucina si sono alternate molte brave persone (oggi ci sono 20 bravissimi professionisti) che mi hanno sostenuto, lavorando una quantità inimmaginabile di verdure per nutrire le schiere di preziosi clienti che ci hanno seguito in tutti questi anni.

“Sono felice del tempo trascorso, ancor più di questo presente, fiducioso anche di un futuro, proiettato si vede, a una maggiore consapevolezza alimentare, ecologista e animalista. Un bel modo di vivere il cibo e il mondo ideale per coltivare e proteggere il nostro paesaggio interiore. A un certo il nostro mondo, prima più piccolo, si anima di una dimensione oltre, vera sostanza del vivere. Grazie Joia, grazie a chi è stato e a chi c’è, grazie a tutti voi persone che ci frequentano e che sono con noi.

Un caro saluto e un abbraccio, Pietro”.

Nota importante: in agosto, a locale chiuso, Leemann ha messo mano al locale cambiando diversi dettagli importanti. A voi il piacere della scoperta, oltre a quello della tavola, al 18 di via Panfilo Castaldi, telefono +39.02.29522124.


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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