31-03-2014
I dodici chef coinvolti nella nona edizione del Festival culinario Bernard Loiseau, nel resort Constance Belle Mare Plage sull'isola di Mauritius. In prima fila, da sinistra verso destra, i concorrenti impegnati nelle cucine di Mauritius, Seychelles e Maldive: Dammika Sarath, Sasha Dinnoo, Dinushan Patabadage, Yogessen Ramen, Emmanuel Fortuno e Sandy Sokalingum. Alle loro spalle i sei ospiti stellati, tutti e sei in arrivo dall'Europa anche se solo in cinque sono europei. Sempre da sinistra verso destra: Masashi Ijichi, Tim Allen, Jens Rittmeyer, Nicolas Masse, Mirto Marchesi e Jacob Holmstrom
Il Festival Bernard Loiseau ha tempi lunghi e, visto che si celebra in un paradiso come le Mauritius, sono tempi benedetti da chi lo segue in presa diretta, giuria, stampa, accompagnatori, sponsor. Non vi è dubbio che i sei concorrenti, i cosiddetti island chef, quattro mauriziani e due singalesi, tutti in forza al gruppo Constance tra qui, Seychelles e Maldive, conoscono solo la parola stress, ma già i sei chef stellati arrivati dall’Europa per supportarli sembrano simpatici ragazzi in vacanza.
Sorprende un dato: Mauritius non era abitata prima delle colonizzazione, lunga e a intermittenza, in pratica a partire da inizio Settecento. E anche se geograficamente appartiene all’Africa, l’impressione è di essere in Asia, nel subcontinente indiano, salvo poi sentire tanto parlare francese come fossimo in un’isola del Mediterraneo. Davvero insolito e intrigante.
Il tempo per loro di presentarsi e si era già in strada verso la capitale Port Louis. Obiettivo il mercato centrale di frutta e verdura, di pesce e carne, due blocchi separati da una strada colorata e incasinata. I cuochi hanno visitato solo il primo in vista dell’antipasto, che dovrà essere vegetariano. Il piatto principale ha infatti un tema imposto, il petto d’anatra, prodotto che verrà consegnato loro al momento opportuno. Ed è bene che sia così perché tanto i banchi della frutta e della verdura catturavano la nostra attenzione tanto quelli di pesce e carne respingevano i più. Mi sbaglierò ma credo di essere il solo a essere passato anche lì. Complice una festa indù che ha ridotto le attività commerciali, molti spazi erano chiusi e in quei pochi aperti trionfava il surgelato. Considerate le temperature, le mosche e i colori, un invito a diventare vegani.
Domani, martedì 1 aprile, i primi test per tutti loro, i piatti cominceranno a prendere forma. Per gli altri la vacanza prosegue.
2. Continua (la precedente puntata il 28 marzo)
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi