24-07-2017

Alpe Pragas, la natura in un vasetto

La storia di Stefan Gruber e del suo maso in Pusteria: «Da orfano mi sono inventato un futuro: produco marmellate»

Stefan Gruber

Stefan Gruber

Se si guarda la cartina della provincia di Bolzano non c’è dubbio che Braies, con il suo lago e il suo parco naturale, se ne stia ai margini, nella periferia orientale, lontana da Bolzano, quasi al confine con l’Austria. Stefan Gruber, uno dei 652 abitanti di un comune che è una perla di bellezza in una valle laterale rispetto alla Pusteria, lo ricorda per far capire le difficoltà che incontra come imprenditore.

Quest’anno compirà 44 anni. Quando ne aveva venti in meno, orfano dall’età di nove, ebbe l’idea che avrebbe dato sostanza alla sua vita: produrre marmellate in un garage o poco più della vicina Dobbiaco. Unico maschio dopo quattro figlie femmine, alla morte del padre ebbe in eredità il maso di famiglia, l’Oberdorner Hof, che non è maestoso e a picco sul vuoto di una vallata come se ne vedono tanti in Sud Tirolo. Il suo è incastonato in un fondovalle, circondato di boschi e di prati. Fiabesco.

Ti accomodi su una terrazza e prima o poi pensi che vorresti anche tu il tuo maso per staccare dalle grandi città e vivere nella natura. La realtà è diversa: «Già a 14

anni andavo a fare legna nei boschi, raccoglievo i piccoli frutti e curavo le nostre cinque mucche da latte. Allora era impensabile si potesse acquistare una fattoria come le nostre. Adesso sì, perché i giovani vanno a studiare lontano e quando tornano non se la sentono di affrontare una vita di sacrifici. Chi pensa di potere vivere da contadino come avevano fatto papà, nonno e bisnonno non ce la fa nonostante le agevolazioni per l’agricoltura delle nostre montagne. Deve inventarsi qualcosa».

E lui si inventò il suo futuro nel 1997 iniziando a produrre marmellate squisite, una quindicina di gusti diversi cotti in pentole di acciaio proprio come uno farebbe in casa. La fase pionieristica sarebbe durata sette anni, nel 2003 Stefan si sarebbe lasciato Dobbiaco alle spalle per tornare nel maso come era giusto che fosse visto che aveva scelto come marchio due parole molto precise anche se non immediate, la seconda in particolare, per chi arriva da fuori: Alpe Pragas. Pragas è l’antico nome di Braies, l’Alpe di Braies insomma.

Stefan e Karoline Gruber sui prati che circondono il ristorante e caseificio SanBrite a Cortina d'Ampezzo

Stefan e Karoline Gruber sui prati che circondono il ristorante e caseificio SanBrite a Cortina d'Ampezzo

Nel 2010/11 il secondo intervento strutturale radicale per adeguare l’azienda al successo incontrato anche se non bisogna pensare a chissà quali dimensioni. I gusti sono diventati 27, i dipendenti fissi dodici, Stefan Oberleiter il più importante perché responsabile della produzione e del controllo qualità. Fragole, lamponi, ribes rosso e ribes nero, uva spina e sambuco sono prodotti con frutta del maso, il resto viene acquistato anche in Svezia, succede con il mirtillo rosso ad esempio.

Le conserve vengono cotte sotto vuoto a 70/72°, a bassa temperatura, l’aggiunta di zucchero ridotta rispetto ai canoni generali, una volta aperto un vasetto meglio finirlo in una settimana, massimo due. I gusti che vanno di più albicocca, fragola, lampone e mirtillo nero. Agli italiani non piace tanto la ciliegia, di cui sono invece ghiotti i tedeschi. Da provare anche mostarde e gelatine al vino, succhi e sciroppi. Il bio è un credo e non un capriccio.

Il bosco e i prati tutt'attorno la realtà di Alpe Pragas a Braies in Pusteria

Il bosco e i prati tutt'attorno la realtà di Alpe Pragas a Braies in Pusteria

L’azienda Alpe Pragas è in Braies di Fuori 38, telefono +39.0474.749400, mail info@alpepragas.com. Arrivando da Bressanone Braies è sulla destra oltre Brunico; arrivando da Cortina invece un pugno di chilometri oltre Dobbiaco, sulla sinistra in direzione di Brunico.


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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