22-04-2017

A Leuca c'è un localino davvero goloso

24Re, si chiama così il bistrò sul mare di Ivano Seclì e di sua moglie Giusy. Galeotto fu un tonno appeso nel frigo di casa

Giusi Ruberti e Ivano Seclì, le due anime e i due

Giusi Ruberti e Ivano Seclì, le due anime e i due motori del 24Re a Santa Maria di Leuca, ultimo lembo di Salento, e quindi di Italia, lungo la dorsale adriatica. Lì si toccano Adriatico e Ionio, per la precisione a Punta Méliso dove sorgono il santuario e la lanterna.

24Re ovvero «Il Bistrò sul mare» come Ivano Seclì e sua moglie Giusy Ruberti hanno scritto sul biglietto da visita di un locale che ho avuto la fortuna di venere nascere sul lungomare di Leuca, Santa Maria di Leuca a essere precisi, dove l’Italia ha una delle sue punte estreme tanto che la basilica è intitolata a Santa Maria de finibus terrae.

Ivano e Giusy, salentini doc, sono dalla parte opposta rispetto al santuario, alla lanterna e a Punta Méliso dove sorgono, verso Punta Ristola dove è un peccato mortale la sera non soffermarsi per vedere il tramonto. Superata l’ultima rotonda della strada littoranea ionica, poche centinaia di metri e irrompe l’Adriatico, loro se ne stanno all’altezza della prima discesa, una corta scalinata in pietra, la stessa per il Lido Giulia. Info e prenotazioni al numero +39.334.9884955, e-mail info@24releuca.it.

Si va da loro per i crudi, per il pescato e per rilassarsi. Scordarsi la pasta e i primi in generale. Gli spazi sono talmente ridotti che Giusy non riuscirebbe

letteralmente a gestirli, tenuto pure conto della gentilezza e della pazienza connaturate al tipico turista estivo. E’ già un successo l’avere trovato il modo per incastonare prima di Pasqua un forno a vapore, sciocco pretendere di più.

Lui, classe 1984, calciatore di talento ma dal fiato corto, una laurea a Modena in ingegneria ambientale che avrebbe presto messo nel cassetto «perché vedevo laureati con 110 e lode che non trovavano lavoro», ha lavorato nel mondo dei concerti fino al 2008, poi è tornato al Sud e ha incrociato chi, sugli scogli in località Felloniche, avrebbe aperto un nuovo stabilimento. Impossibile non prenderlo in simpatia. Dal vivo o al telefono il suo benvenuto era lo stesso, scandito con voce squillante e allegra: «Grazie per avere scelto i bagni Marinelli. Sono Ivano, in cosa posso esserle utile?».

Lei invece era operaia a Berna in Svizzera, dieci anni in una fabbrica di scarpe per tornare in vacanza dove era nata. «Mi piaceva preparare i cocktail, così facevo la stagione in un bar che chiudeva tardi. Come ci siamo conosciuti? Di notte chi come me, ma anche lui, finiva tardi, andava a bere qualcosa a San Gregorio e una

Da poco, al 24Re ha fatto capolino il FRISCOUS® ovvero il cous cous di frisa, figlio di anni di ricerca di prodotti locali e produzioni di qualità che potessero concretizzare l'idea innovativa di proporre un prodotto capace di valorizzare e unire la tradizione salentina con quella del Mediterraneo. Da questa idea nasce la Gaele, +39.328.3065446, gaelesrl@libero.it, società con sede a Ruffano, nel cuore del Salento, che ha creato la start up che ha reso possibile portare avanti il progetto partendo da una selezione di semole e di farine di grano duro coltivate in Puglia. Tra gli ingredienti anche la curcuma. Nella foto una prima idea: Ceviche di friscous con pesce azzurro, cipolle e peperoni verdi.

Da poco, al 24Re ha fatto capolino il FRISCOUS® ovvero il cous cous di frisa, figlio di anni di ricerca di prodotti locali e produzioni di qualità che potessero concretizzare l'idea innovativa di proporre un prodotto capace di valorizzare e unire la tradizione salentina con quella del Mediterraneo. Da questa idea nasce la Gaele, +39.328.3065446, gaelesrl@libero.it, società con sede a Ruffano, nel cuore del Salento, che ha creato la start up che ha reso possibile portare avanti il progetto partendo da una selezione di semole e di farine di grano duro coltivate in Puglia. Tra gli ingredienti anche la curcuma. Nella foto una prima idea: Ceviche di friscous con pesce azzurro, cipolle e peperoni verdi.

mattina alle 4 Ivano, da marpione, mi vide da sola e si avvicinò al tavolino chiedendomi se poteva sedersi. Meno di due anni ed eravamo sposati».

Il sogno di uno divenne il sogno dell’altro: un’insegna tutta loro. Nel 2013 il primo spazio. Giusy si vide consegnare come buona uscita le chiavi di un giardino con gazebo in pieno centro di Leuca. Aperitivi, bollicine e crudi, che in Puglia sono una religione. L’estate successiva eccoli dove sono adesso. E non hanno proprio intenzione di fermarsi lì in eterno: «Il nostro cuore è a Punta Ristola, c’è un posticino che prima o poi ci vedrà protagonisti».

Lei dietro le quinte, lui in prima fila. «Ivano mi sprona a osare. Non sono mai sicura di quanto faccio, così mi mette davanti a decisioni che non posso più discutere. Il primo anno aggiunse al bere i crudi e l’estate seguente decise che non poteva mancare il tonno. Una mattina mi sveglio, apro il frigo di casa per preparare la colazione e cosa vedo? Un tonno, appeso intero che sgocciolava sangue! Non avevo mai pulito un pesce, ma si impara. Così, pian piano, ho preso confidenza fino a capire che posso diventare una cuoca».

Leuca vista alla vigilia della Pasqua 2017 dalla scala che dal lungomare Cristoforo Colombo conduce al 24Re

Leuca vista alla vigilia della Pasqua 2017 dalla scala che dal lungomare Cristoforo Colombo conduce al 24Re

Ivano ha l’istinto e la carica del perfetto uomo di sala che dà la carica anche alla cucina: «Io dico sempre che se un piatto non convince subito chi lo ha pensato e preparato meglio lasciarlo perdere. I miei riferimenti? Sono due: Cannavacciuolo perché non tratta come schiavi chi lavora con lui e ha capito che, senza una squadra motivata alle spalle, non andrebbe da nessuna parte e poi Bastianich. Nessuno come Joe sa fare soldi con la ristorazione».

Ultima domanda: cosa vedete nel vostro futuro prossimo? Lui: «Più vini rossi in carta». Lei: «Qualche primo».


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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