26-01-2018
Un'immagine della presentazione della Guida di Identità Golose 2018 e in particolare della premiazione di Annalisa Zordan, firma del Gambero Rosso, come miglior food writer dell'anno. Oggi ci propone le sue rilfessioni sul tema scelto da Paolo Marchi per il prossimo Congresso di Identità Milano, dal 3 al 5 marzo
Quando mi è stata chiesta una riflessione sul Fattore Umano, il tema del prossimo Congresso milanese di Identità Golose, inizialmente ho pensato di condividere un pensiero sul ruolo dello chef o del cameriere, figure giustamente al centro dell'attenzione e oggetto di ammirazione o critica. Ragionando, però, ho pensato fosse meglio focalizzarmi su quello che conosco meglio: il mio lavoro. Il giornalista gastronomico, infatti, non si deve limitare a puntare i riflettori su chef o barman all'apice del successo, il suo ruolo è anche quello di raccontare storie di piccoli artigiani che lavorano duramente per consegnare un prodotto buono e giusto, di progetti volti allo sviluppo, di territori, di umanità, di personaggi che andando oltre il cibo parlano di cultura e segnano le epoche storiche. Tutto con un unico fil rouge: il rispetto. Rispetto del lavoro altrui e del proprio. Già, perché a pensarci cos'è che differenzia e distingue uno chef bravo da uno meno bravo, un cameriere capace da un incapace, un giornalista serio da uno sciacallo? Le capacità e il talento sono sicuramente imprescindibili per una storia di successo, ma credo profondamente che alla base debba esserci un elemento ancora più fondamentale: per l'appunto il rispetto. Lo stato ideale verso il quale l’agire di un uomo e dunque di un professionista dovrebbe tendere, universalmente riconosciuto come conditio sine qua non della moralità e della convivenza civile. Che anche nel nostro settore deve (dovrebbe) essere imprescindibile; non dimentichiamolo mai.
Alessandro Guidi e Cristina Franceschetti di Caraiba con Annalisa Zordan durante la premiazione di qualche mese fa
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
a cura di
padovana, classe 1984 e laureata in Filosofia e Scienze gastronomiche con 110 e lode. In forze dal 2012 al Gambero Rosso, attualmente è impegnata su più fronti redazionali: sito internet, mensile, progetti speciali e guide. Nel 2017 è stata premiata da Identità Golose come food writer dell'anno