18-07-2017
La coda in un giorno feriale da DelaCrem, in carrer d'Enric Granados 15 a Barcellona, telefono +34.930.041093
Barcellona è una di quelle città mediterranee e di clima mite che a priori si crederebbe ideale per la cultura del gelato. E invece no. Fino agli anni Novanta, la presenza di gelato era praticamente ristretta all’offerta industriale e ai piccoli laboratori di ispirazione valenciana che insieme alle orchatas vendevano creme gelate al gusto turrón de Jijona.
A ridosso dell’euforia olimpica sono arrivati i primi italiani ed alcuni hanno fatto fortuna ma i casi sono sempre stati sporadici, terminando anche questi a una produzione di quantità e non di qualità. A una crescita esponenziale del turismo ha corrisposto il fiorire di negozi di yogurt gelato e di gelaterie industriali: la maggior parte dei primi hanno chiuso, i secondi allettano la vista con esposizioni vistose e coloratissime che, agli occhi di un italiano, risultano sempre un po' grottesche.
Nel frattempo a Torino, un giovanotto di belle speranze, laureato in Storia, cercava il suo posto nel mondo lavorando nella formazione turistica.Finché, un giorno di maggio del 2003, la prima gelateria Grom apre a pochi passi dal suo ufficio. Un colpo di fulmine che lo riporta indietro nel tempo, al sapore del gelato che a Saluzzo mangiava in compagnia dei nonni.
Massimo Pignata spegne la settima candelina di Delacrem
Gusto nocciola
Trova un piccolo locale in un incantevole angolo del centro e nel maggio del 2010 comincia l’avventura di DelaCrem. La sfida? Presentare a Barcellona il buon gelato artigianale italiano, con frutta di stagione, senza aromi, senza emulsionanti, senza coloranti, conservato nei pozzetti quindi non alla vista del cliente.
Una scommessa vinta por goleada. DelaCrem ha creato cultura del gelato, conquistando in primis il palato della clientela catalana che si è dolcemente arresa alla sorpresa di un sapore e una cremosità totalmente diverse da quello a cui erano avvezzi e sdoganandolo dall’idea di prodotto esclusivamente estivo. Le lunghe code che tutto l’anno si snodano davanti sono entrate a formar parte del paesaggio urbano di questo angolo di città, mentre dal minuscolo laboratorio escono i cestelli con la produzione del giorno.
Punto d’orgoglio di Massimo è essere riuscito a posizionare il gianduia come uno dei gusti più richiesti, cosa che può far sorridere il lettore italiano ma che ha supposto un certosino lavoro di divulgazione. Cosí come orgogliosamente ci parla del suo gelato di pompelmo e menta o il sorbetto di cocco, elaborato senza latte, fresco e non freddo, appena dolce.
Nel laboratorio
Oggi Massimo è considerato in tutta Spagna il maestro del gelato italiano artigianale e ha ispirato una nuova generazione di artigiani, italiani e non, che sta cambiando i comparto professionale e promuovendo una cultura del gelato buono, fresco e naturale.
DelaCrem carrer d'Enric Granados, 15 Barcellona +34.930.041093
Storie dal mondo del gelato di qualità
a cura di
Museologa di formazione, promuove il patrimonio agroalimentare attraverso Forma Libera. Gastronoma appassionata, racconta di cibi e persone conosciuti tra Francia, Italia e Spagna