24-12-2016
Aarhus, seconda città della Danimarca, e la sua area dello Mid-Jutland saranno, al pari di EAsT Lombardy, Regione Europea della Gastronomia 2017. Ci siamo stati, e abbiamo scoperto una realtà dedita al cibo di qualità e ricchissima di produzioni agroalimentari buone, pulite e sane, come direbbe Carlin Petrini. La prima parte del nostro racconto
Il 2017 non sarà un anno speciale solo per la Lombardia Orientale-EAsT Lombardy, nominata Regione Europea della Gastronomia 2017. Perché il titolo è condiviso con altre due aree del continente: Riga in Lettonia, con la sua regione Gauja (tema: “Food is Culture”, ossia “Cibo è Cultura”), e Aarhus-Danimarca Centrale, con “Rethinking Food”, dunque “Ripensare il Cibo”. Siamo stati in quella che è la seconda città più popolosa della Danimarca, con 320mila abitanti, nonché il principale porto del Paese. I lavori fervono, anche perché, insieme alla nomina come Regione Europea della Gastronomia, il prossimo anno sarà anche Capitale Europea della Cultura.
Un doppio appuntamento importante «che vedrà un programma praticamente unificato, perché il cibo è cultura e da noi il buon cibo è anche pratica quotidiana – ci spiegano Søren Jakobsen e William Jørgensen, i due chef-fondatori-patron del Gastromé, ristorante di fine dining in centro città – Le aragoste fresche si pescano qui a fianco, disponiamo di grandi prodotti vegetali e ottime carni».
Søren Jakobsen e William Jørgensen, i due chef-fondatori-patron del Gastromé, ristorante di fine dining in centro città
Torniamo al Gastromé, uno dei tre stellati in città – gli altri sono Substans e Frederikshoj, il cui chef Wassim Hallal è Ambasciatore di Aarhus-Danimarca Centrale Regione Europea della Gastronomia 2017. Hanno appreso appieno la lezione della New Nordic Cuisine, così utilizzano e sperimentano i migliori e più insoliti ingredienti del paesaggio circostante, li cucinano con tecniche contemporanee e spirito nuovo, anche se rispettoso della tradizione.
Passeggiata nella spettacolare struttura panoramica del Kunstmuseum di Aarhus
A dirla tutta, non è l’alta cucina il principale motivo di un viaggio ad Aarhus, che peraltro vi raccomandiamo. Piuttosto, al di là della piacevolezza della città in sé – che offre il tipico aspetto di un ordinato ed elegante centro del Nord Europa – è davvero interessante la ricchezza e qualità di prodotti enogastronomici e di produttori di alta gamma, che nel 2017 saranno particolarmente chiamati a cooperare con gli chef per creare soluzioni sostenibili e rafforzare l'educazione alimentare: il tutto sotto l’egida del principe Henrik di Danimarca, che ha accettato di essere il patrono ufficiale di Aarhus Regione Europea della Gastronomia.
L’Aarhus Food Festival, dall’1 al 3 di settembre 2017, sarà la vetrina per i migliori prodotti dell'agroalimentare di qualità sia danesi che, in generale, del Nord Europa
Sono 199 gli eventi già programmati, si arriverà almeno a quota 400, su tutti spicca The People’s Feast, una cena comunitaria in cui 500 persone potranno assaggiare menu diversi provenienti da tutto il mondo, compreso un "menu del futuro" risultato di diversi dibattiti scientifici e culinari. E poi l’Aarhus Food Festival, dall’1 al 3 di settembre, che riunisce i migliori allevatori danesi e nordici, coltivatori e chef che aspirano a creare cibo di alta qualità in equilibrio con la natura: «Riempiamo lo stomaco – dicono da queste parti – ma anche il vostro cuore e la vostra mente”, con scuole di cucina, visite alle aziende, degustazioni e grandi cene. Avremo modo di riparlarne. (1, continua)
Il racconto delle eccellenze di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera