18-02-2017
Foto ricordo per Franco Pepe e Nancy Silverton all'interno di Chi spacca, una delle quattro facce dell'universo Silverton. Tutte le foto sono di Luciano Furia
Franco Pepe con Michael Krikorian, scrittore e giornalista. Foto Luciano Furia
Michael Krikorian
Sarah Clarke, general manager e beverage director di Osteria Mozza a Los Angeles, con Paolo Marchi. Foto di Luciano Furia
Nancy Silverton e Franco Pepe. Foto di Luciano Furia
Franco Pepe con la giacca degli Ambasciatori del Gusto. Foto Paolo Marchi
Salvatore Vigliotta (a destra, giacca bianca) brinda con Rayn Denicola, chef nel gruppo Mozza. Foto di Luciano Furia
Foto ricordo della brigata di Mozza con Franco Pepe. Foto di Luciano Furia
Denis Dello Stritto, già chef al Four Seasons di Los Angeles, sarà il prossimo responsabile delle cucine di Eataly quando in autunno aprirà nella Città degli Angeli. Foto di Luciano Furia
La celebre Margherita Sbagliata, pizza simbolo di Franco Pepe nello scatto di Luciano Furia
La Sole nel piatto pronta per essere servita. Foto Luciano Furia
Uno spicchio di Sole nel piatto
La Scarpetta, pizza che Franco Pepe ha pensato proprio perché il cliente a un certo punto faccia scarpetta con il cornicione nel sugo. Foto di Luciano Furia
Uno spicchio di Scarpetta completa delle fettine di Grana Padano
La Breakfast, ultima nata, ma non ancora in carta, a Pepe in grani, pizza con l'uovo in mezzo e tutt'attorno pancetta. Foto di Paolo Marchi
Franco Pepe con la pornostar Valentina Nappi
Franco Pepe con Nancy Silverton e Denis Dello Stritto. Foto di Paolo Marchi
Il tramonto di domenica 12 febbraio in una città, Los Angeles in California, famosa anche per il Sunset Boulevard, il viale del tramonto, quello del sole ma anche delle persone e dei loro sogni. Foto di Paolo Marchi
E lunedì 13 febbraio di nuovo in volo, di nuovo in viaggio. Destinazione il mondo di Sarah Minnick, titolare a Portland in Oregon di Lovely's Fifty-Fifty, pizzeria e gelateria nello stesso spazio. Foto di Paolo Marchi
Quanto sareste disposti a spendere per le pizze di quello che tantissimi considerano il pizzaiolo numero uno al mondo? Se avete modo di raggiungere Caiazzo nell’Alto Casertano, a parte i costi di viaggio e magari anche quelli di pernottamento perché non tutti i clienti di Franco Pepe e di Pepe in grani arrivano da vicino e possono rientrare a casa dopo cena, giusto un pugno di euro: 4,50 la Marinara e 5 la Margherita, tra gli 8 e i 10 quelle più originali e ricche, dall’Alifana – per via delle cipolle di Alife – a quella al tonno piuttosto che la Scarpetta e il Sole nel piatto. Poi capita che qualcuno chieda la Quattro gusti, ogni quarto un rimando a una pizza precisa che il cliente sceglie, e allora gli euro salgono a 12.
Per Milano tutto regalato, per la Campania meno, ma domenica scorsa, 12 febbraio, c’è chi ha pagato, un centinaio di persone in tutto, 175 dollari a pranzo e 200 la sera per una degustazione di pizze by Franco Pepe e nessuno ha avuto da ridire. Era già accaduto un anno fa quando il prezzo era stato di 185 dollari, è
Dieci anni fa, la Silverton aprì Osteria Mozza, suoi partner Mario Batali e Joe Bastianich. Tempo quattro mesi e sarebbe stata la volta di Pizzeria Mozza e nel 2013 di Chi spacca, dedicato alla carne, e di Spacca2go, lo spaccio take away. E tutto che ruota attorno alla stessa cucina. Sempre aperti pranzo e cena, sette giorni su sette, centinaia di coperti al dì e incassi che in Italia tutti sognano e ben pochi realizzano.
Pepe ha occupato, mezzogiorno e sera, Chi spacca impastando e cucinando a vista, dominando le fiamme di un forno a legna non specifico per la pizza, quindi con una bocca troppo larga. Un po’ come un equilibrista che cammina nel vuoto. Materie prime italiane, compreso il fiordilatte di Agerola, e in un borsone tipo palestra l’inseparabile madia, per lui l’equivalente dell’amata coperta per Linus.
Pepe, con il supporto di Salvatore Vigliotta, ha proposto, sole alto nel cielo, Pizza fritta, Margherita sbagliata (con pomodoro e basilico in riduzione finale fuori dal forno), Il sole nel piatto (sorta di Margherita più ricca e acquolinosa), Scarpetta (triplo pomodoro e Grana padano), Alifana (con le cipolle di Alife) e Breakfast, novità del 2017 con uovo e pancetta. Dopo il tramonto ha fatto capolino l’Allitterata, così chiamata per via del tonnetto allitterato, al posto di Breakfast e Sole nel piatto.
La morale? Se tutto viene recepito come un evento vero, speciale e unico, non c’è prezzo che tenga. E un Pepe a 175 o 200 dollari fa onore alla qualità italiana nel mondo più di centinaia e centinaia di pizze italian souding, tutta apparenza e ben poca sostanza.
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi