14-03-2016
Ciro Salvo è il titolare di 50 Kalò, una delle migliori pizzerie di Napoli, e dunque d'Italia. In questo articolo per Identità Golose narra la sua storia, sottolineando quali sono i segreti di un successo basato sull'alta qualità
La mia pizzeria si chiama 50 Kalò: nel gergo non scritto usato da secoli dai pizzaioli, vuol dire “impasto buono”. I pizzaioli usano infatti dire kalò per indicare qualcosa di buono e skatà per dire cattivo; parole di origine greca (kalos in greco significa bello, buono) che nel corso dei secoli hanno incontrato le infinite sfumature di suoni e parole del dialetto partenopeo. Il 50 infatti nella cabala e nella smorfia partenopea è il pane e i pizzaioli sono maestri dell’arte bianca, si sa. 50 Kalò è dunque l’impasto, il panetto buono, da cui nasce una pizza buona, condita con i migliori ingredienti. Il menu di 50 Kalò è basato su selezione delle materie prime, stagionalità e ricerca del buono.
Sin da piccolo giocavo con le farine e mettevo le mani in pasta nella pizzeria del papà, aperta da mia nonna a Portici nel 1968. Nella pizzeria di famiglia mi sono formato e ho imparato a fare le fritture, poi il mestiere del pizzaiolo. Nel 1996 mi sono diplomato e la passione per la pizza è diventata la mia professione. Grazie all'esperienza di tre generazioni di pizzaioli, ho approfondito la tecnica attraverso lo studio e la ricerca dei prodotti e delle materie prima di eccellenza.
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Classe 1977, ha iniziato da giovanissimo a lavorare nella pizzeria dei suoi genitori a Portici. A un certo punto, la scelta di fare da solo: nel 1996 inizia un attento studio sugli impasti. Nell'inverno del 2014, l'apertura del suo nuovo locale, 50 Kalò, nel centro di Napoli e nell'estate 2018 a Londra