10-06-2018
Spuma di midollo, carne al tabacco, cracker di riso, un piatto di Vanja Puškar, ristorante Iris, Belgrado
Un'insegna di Copenhagen, pilotata da un promettente ragazzo italiano. Un ristorante che sta cercando di sovvertire le logiche immobili della Georgia a tavola. Due indirizzi di Nuova cucina balcanica a Belgrado, in Serbia, siglati da un nuovo collaboratore, Giovanni Farinella, aka hungryitalianintown, che salutiamo. Sono i nuovi ingressi nella Guida ai Ristoranti di Identità Golose di questa settimana. Brace (Teglgårdstræde 8a, Copenhagen, Danimarca, +45.28882001) Si chiama Brace questo ristorante, sì. Ed è guidato da uno chef-patron italiano e da una brigata in larga parte italiana. Ma le cose non sono così semplici e lineari. Intanto si scrive brace ma si legge breis, all'inglese: il nome infatti sta a indicare un supporto metallico che si usa in edilizia per tenere compatte le fondamenta di un edificio, suggerito dalla compagna mezza tedesca e mezza americana di Nicola Fanetti. Leggi l'intera recensione di Niccolò Vecchia.
Asparagi, crema di pistacchio e gemme di pino, piatto di Nicola Fanetti, Brace, Copenhagen
Antipasti da condividere in apertura al Cafe Littera, Tbilisi, Georgia
L'oca vista da Uros Ivošević e Nedeljko Jerković, Enso, Belgrado, Serbia
Tutte le novità della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt