21-01-2018

I nuovi ristoranti di Identità Golose: Regno Unito

Otto insegne, tra Leeds e Londra, che converrebbe mettere nel mirino in caso di gita golosa Oltremanica

Un'infilata di piatti del ristorante londinese

Un'infilata di piatti del ristorante londinese Luca dello scozzese Isaac McHale a Londra. Specialità, cucina britalian (foto luca.restaurant)

Proseguiamo nella nostra presentazione delle nuove insegne selezionate dalla Guida dei Ristoranti di Identità Golose 2018. Oggi, la Gran Bretagna

The Man Behind The Curtain
(+44 113 2432376, 68-78 Vicar Lane, Leeds)
Il nome del menu è proprio azzeccato: "The Permanent Collection", come se si trattasse di una galleria d'arte. Del resto i piatti che Michael O'Harecrea e propone ai clienti di The Man Behind The Curtain sembrano quadri post moderni, ricchi di colori come tele espressioniste o monocromatici come un'opera di Fontana. Da qualche anno O'Hare ha trasformato Leeds, città a poco più di due ore di treno da Londra, in una destinazione gastronomica di tutto rispetto. Leggi l'intera recensione di Federica Squadrilli.

A Wong
(+44 20 78288931, 70 Wilton road, Londra)
Il quartiere vicino a Victoria Station a Londra non è certo tra i più gettonati di Londra. Fa eccezione un ristorante aperto sulla Wilton road nella primavera del 2013, silenziosamente. La storia di Andrew Wong che precede l'apertura dell'insegna giustifica il motivo per cui in città si stia guardando con interesse la progressione di cucina di questo giovane talento di 35 anni. Leggi l'intera recensione di Tokyo Cervigni.

Bibendum
(+44 20 75815817, 81 Fulham road, Londra)
A due anni dalla chiusura dell'Hibiscus di Maddox street, il ritorno in cucina di Claude Bosi ha in realtà un sacco di retroscena che definisce perfettamente l'evoluzione della sua cucina e il modo in cui si sia proiettato nel futuro restando fedelissimo al proprio passato. Il Bibendum è uno dei ristoranti storici di Londra, aperto da sir Terence Conran e Paul Hamlyn nel 1987 in un edificio decò del 1911 disegnato dall'architetto François EspinasseLeggi l'intera recensione di Tokyo Cervigni.

Ikoyi, cucina dell'Africa dell'ovest a Londra (foto ikoyilondon.com)

Ikoyi, cucina dell'Africa dell'ovest a Londra (foto ikoyilondon.com)

Ikoyi
(+44 20 35834660, 1, St James's Market, Londra)
Non è facile aprire un ristorante nell'isolato esclusivo di Saint James, di proprietà della regina Elisabetta e quadrato ambito da tutti i ristoratori della città. Lo è ancora meno se si propone una cucina nigeriana, sconosciuta anche in una città che è diventata casa per le culture di quasi tutto il mondo. Ma è così che si diventa l'apertura più attesa dell'anno e il ristorante sulla bocca di tutti in questo momento. Leggi l'intera recensione di Tokyo Cervigni.

Luca
(+44 20 38593000, 88 St John street, Londra)
Cosa rende la cucina italiana tale? Sono le tradizioni, le ricette o gli ingredienti? È una domanda scema, ma non è forse così semplice rispondervi. Perché entrando da Luca qualche dubbio cominciamo ad avercelo davvero. Definita cucina "Britaliana" dai proprietari del locale, lo stesso team che è dietro allo stellato Clove Club di Old street, il nome sembra inizialmente una grandissima trovata commerciale, che desta curiosità e affascina il cliente. Leggi l'intera recensione di Tokyo Cervigni.

Radio Alice
(+44 20 70183656, 16 Hoxton Square, Londra)
Instancabile e dinamica, la famiglia Aloe (Matteo e Salvatore), ormai è quasi una multinazionale. Del dicembre 2016 è l'apertura della pizzeria a Shoreditch e di pochi mesi fa la replica sempre a Londra a Clapham. Segno di un successo inarrestabile che dal 2010, partendo da Castelmaggiore a Bologna, sembra non volersi fermare. Se i numeri ci sono, va detto che la qualità della materia prima e delle pizze, che poi rappresentano il core business, non lascia spazio a dubbi. Leggi l'intera recensione di Gualtiero Spotti.

Francesco Mazzei, un calabrese a Londra

Francesco Mazzei, un calabrese a Londra

Sartoria
(+44 207 5347000, 20 Savile Row, Londra)
Il nome può sembrare strano, invece è azzeccatissimo. Siamo infatti su Savile Row, il cuore pulsante dell'abbigliamento classico londinese, dove un completo fatto su misura può costare davvero un occhio della testa. Sartoria c'è da anni ma solo di recente Francesco Mazzei, chef calabrese trapiantato a Londra da tempo, l'ha preso in gestione. Così è diventato un indirizzo di spicco non solo per via dell'ambiente sobriamente elegante, ma soprattutto grazie alla cucina autentica e contemporaneamente innovativa di Mazzei che sposa piatti che appartengono alla tradizione culinaria italiana con gusto moderno. Leggi l'intera recensione di Federica Squadrilli Carr.

The Frog E1
(+44 203 8139832, 2 Ely's Yard, Old Truman Brewery, Hanbury street, Londra)
Il primo ristorante aperto da Adam Handling non potrebbe essere più agli antipodi del Caxton Grill, raffinato e forse un po' austero indirizzo dove il giovane chef lavorava durante la partecipazione a "MasterChef the Professionals", che qualche anno fa lo fece conoscere al pubblico. Da allora, si è fatto un nome nel panorama gastro-trendy londinese, e, appena potuto, ha spiccato il volo. Leggi l'intera recensione di Federica Squadrilli Carr.


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Identità Golose