24-12-2017
Diego Guerrero, chef in grande ascesa al Dstage di Madrid, due stelle Michelin da pochi giorni (foto esmadrid)
Bon Amb carrer Benitachell, 100, Alicante – Xàbia, +34 965 084440 A 32 anni, e dopo alcuni stage ben sfruttati da Martín Berasategui, El Poblet, Taillevent y recientemente De Librije, la cucina di Alberto Ferruz è già ascesa a livelli importanti. La cucina ci è apparsa personale (le influenze, che ci sono senza dubbi, non stonano) e, soprattutto ricchissima. La prova che il ristorante ti è piaciuto, come si suole dire, è che, uscendo, sai già che tornerai per una seconda visita. Leggi l’intera recensione di Philippe Regol
La Ereta parque de La Ereta, Alicante, laereta.es, +34 965 143250 In questa torre di vetro che sovrasta la città – con viste spettacolari – si fondono la storia, il paesaggio, la cultura culinaria di una città e il suo mare, il Mediterraneo. È una cucina che si aggrappa alla terra, che scava nella memoria, che si mimetizza con il paesaggio e mette nel piatto sapori, profumi, colori e prodotti che si trovano solo in quel luogo. Oggi che tutto si dissolve a grande velocità, queste cucine che puntano sul locale pare che dicano al commensale: "sei qui, non lo dimenticare". Leggi l’intera recensione di Julia Pérez Enigma carrer de Sepúlveda, 38, Barcellona, senza telefono La vostra avventura comincerà davanti ad un'anonima tastiera numerica in una via di Barcellona. Se avrete il codice giusto (che vi daranno una volta che la vostra prenotazione sarà confermata) entrerete nel misterioso mondo di Enigma dove non farete un semplice pasto ma vivrete un'esperienza unica come solo i fratelli Adrià sanno creare. Leggi l’intera recensione di Davide Bertellini
Paolo Casagrande, chef italiano di Lasarte a Barcellona, 3 stelle Michelin
Marea Alta Drassanes, 6-8, Barcellona, +34 93 6313590 Enrique Valentí è uno chef si applica sul serio. Quando abbraccia un’idea, va fino in fondo. Lo ha fatto con il manzo. Lo ha fatto con il pollo. Lo ha fatto con le tapas. E infine lo ha fatto con il mare. Le acque superficiali, dove vivono i sapori delicati della roccia; le scogliere letali, dove si nascondono i gloriosi frutti di mare; le profondità pelagiche, habitat dei grandi pesci... Leggi l’intera recensione di Xavier Agullo
Niño Viejo avenida Mistral, 54-58, Barcellona, +34 933 482194 Il tacos bar gourmet per eccellenza, figlio minore del noto locale Hoja Santa, nato dal genio e dal talento inesauribile di Albert Adrià. Da Niño Viejo si celebra il verbo gastronomico del Messico, autentico e filologico, rivisitato con classe, cultura e un tocco di avanguardia applicato alla tradizione. Non aspettatevi piatti di tacos da camionisti; salse grasse e opulente ricche di carne o cascate di formaggio fuso senza criterio. Leggi l’intera recensione di Passione Gourmet
Can Dani Carretera de La Mola, Isola di Formentera - Sant Ferran de ses Roques, +34.63.8857602 Storie di stelle al km 8.5 della caretera Principal de Formentera. Era la notte di San Lorenzo quando ci siamo seduti nel catartico patio di Can Dani. Dal soffitto di cielo i meteoriti a contatto con l'atmosfera rilasciavano fuochi di luce come i traccianti di una contraerea, come solo a Formentera succede. Leggi l’intera recensione di Stefano Zambon
Coque, Madrid, foto www.restaurantecoque.com
Dstage Regueros 8, Madrid, +34 917 021586 Diego Guerrero è uno degli chef più inquieti, creativi e completi di Madrid. Guidato dalla sua curiosità e dal suo buon palato, osa con qualsiasi mezzo in cucina: così reinventa un piatto tradizionale basco con il fusion asiatico. Si muove liberamente, senza ostacoli o legami. Trova ispirazione nel viaggio, nei libri di vecchie ricette o chiacchierando con gli amici. Leggi l’intera recensione di Julia Pérez
La Bien Aparecida Jorge Juan 8, Madrid, +34 911 593939 La Bien Aparecida è il nome della Vergine patrona della Cantabria, una regione nel nord della Spagna. Da lì arriva il proprietario di questo posto, Paco Quirós, uno chef-imprenditore che ha raggiunto il successo a Madrid grazie all’idea di andare incontro al pubblico, offrendo una cucina tradizionale regionale, molto ben fatta, che piace a tutti. I suoi locali (Cañadío, La Maruca, La Primera e La Bien Aparecida) sono tra i preferiti della clientela di Madrid. Leggi l’intera recensione di Josè Carlos Capel
Bardal calle José Aparicio 1, Ronda, +34 951 489828 Sapori soavi ma nitidi. Controllo assoluto dell’intensità. Piatti di tradizione fatti con prodotti locali, ottenuti attraverso una rete di fornitori per nulla facile da gestire. Dopo aver trasformato Tragatá nel bar di tapas più famoso di Ronda, grazie a 10 anni di lavoro, lo chef Benito Gómez (che ha cominciato con Jean-Luc Figueras nella natia Barcellona, e che ha fatto parte della squadra di elBulli all’Hacienda Benazuza) ha riaperto il vecchio locale di Tragabuches. Leggi l’intera recensione di Julia Pérez
Els Casals Masia Els Casals s/n, Sagàs, +34 938 251200 Questo ristorante è molto più di un luogo in cui si mangia. È il progetto di vita della famiglia Rovira che ha inizio nel 2000, 6 anni dopo l’incendio che rase al suolo la Catalogna centrale. Oriol Rovira, di ritorno da un’esperienza con Martín Berasategui e col giovane Jordi Vilà nel vecchio Abredavero di Barcellona (che ora è Alkimia), decise coi suoi fratelli di rimettere in sesto la fattoria di famiglia nel piccolo villaggio di Sagás, vicino a Berga, 100 km a nord dalla grande metropoli. Leggi l’intera recensione di Philippe Regol
Il pastel valenciano di zucca di Ricard Camarena
Cenador de Amós plaza del Sol, Villaverde de Pontones – Cantabria, +34 942 508243 Questo posto ha un incanto speciale. Non ti abbaglia, sebbene attiri l'attenzione. È, piuttosto, un nido accogliente e confortevole dove ci si sente coccolati. Nonostante l'aspetto imponente del Palacio de los Mazarrasa, la bellezza di El Cenador nasce dall'interno; è negli angoli, nelle piccole cose, nella pietra, nel legno, nella musica, nei fiori in giardino... Al Cenador lo sanno e perseguono un ideale: la continuità totale tra cucina, sala e cliente. Un gioco su tre piani molto difficile che realizzano alla perfezione. Leggi l’intera recensione di Josè Carlos Capel
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A cura della redazione di Identità Golose