04-01-2016
Sopporto di più dormire in una sciatta stanza d’albergo che mangiare in maniera anonima e mediocre. Se dormi sogni e puoi essere ovunque, non hai contatto con quello che ti circonda. A tavola invece, eccome se ti rendi conto di dove sei. Precisato questo, faccio in mondo di scendere in un indirizzo coccolo e comodo, e nelle comodità non può mancare un tavolo, non un’asse affrancata al muro, dove poter scrivere, senza dover contendere lo spazio del computer con un televisore piuttosto che quello delle gambe con il frigobar. E guai se non vi sono prese per la luce bene in evidenza, più prese, non una sola presa chissà dove, magari pure nascosta.
Difficile sbagliare se si sceglie un boutique hotel, stesso concetto di un design hotel ma suona meglio. Strutture indipendenti, medio-piccole, fortemente caratterizzate da un’idea che li distingue dalle scatole che qualsiasi laureato in architettura sa disegnare. A Madonna di Campiglio in Trentino il DV Chalet, in via Castelletto Inferiore 10, telefono +39.0465.443191, non è solo la struttura che accoglie lo chef Enrico Croatti, stellato e bravo, ma è prima di tutto un boutique hotel con appena 20 stanze una diversa dall’altra, più due mini appartamenti nel cottage accanto e un fior di centro benessere.
La stanza 103 del DV Chalet a Madonna di Campiglio in Trentino, con il letto matrimoniale al centro della camera, dettaglio che cambia completamente la percezione dello spazio da parte dell'ospite DV Chalet e tutti a domandarsi perché DV. Sta per Dolce Vita. Pensato in pieni anni Zero da Tiziano Zambotti e da sua moglie Elisabetta Tessaro, venne aperto il 5 dicembre 2008. Si chiamava Dolce Vita Chalet, che da una parte era una chiara dichiarazione di intenti ma dall’altra era anche un già sentito milioni di volte, tanto che alla lunga venne accantonato a favore dell’acronimo, registrato dall’inaugurazione ma tenuto in un cassetto. Il resto lo ha fatto la professionalità di chi vi lavora.
La stanza 103 del DV Chalet a Madonna di Campiglio in Trentino, con il letto matrimoniale al centro della camera, dettaglio che cambia completamente la percezione dello spazio da parte dell'ospite
A Campiglio, che fuori stagione è un borgo fantasma, tanti alberghi, diverse seconde case e ben poche prime, quota 1550 tra l’Adamello e il Brenta, vi sono strutture più grandi, anche in angoli panoramici da fare invidia, ma non basta guardare fuori dalla finestra per promuovere a pieni voti. La differenza la fa il servizio. Il DV è a inizio paese arrivando da Pinzolo, in basso rispetto alla via maestra. Non ci passi davanti per caso. E una volta arrivati non si tocca più la macchina. In dieci minuti a piedi anche uno statico come me è in centro.
Il salotto del DV Chalet, con il camino in inverno sempre acceso
Si dorme bene così come si mangia bene, al bistrot, pranzo e cena, piuttosto che al più creativo Dolomieu, solo a cena, dove lo chef Enrico Croatti, lì da sempre, Francesco Montemurro il suo sous chef, Marco Masè in sala e cantina, è cresciuto con costanza stagione dopo stagione. Romagnolo, tanta gavetta tra Europa e America, cura anche una prima colazione ricca e buona che se per caso ti sei svegliato con la luna storta ti scordi presto il motivo.
Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi