25-05-2015
Samya Abbary l'altro giorno al padiglione marocchino, prima di pranzare a Identità Expo. A settembre riprende la sua rubrica di cucina ogni giorno, da lunedì al venerdì, su Canale 5, nell'ambito della trasmissione Mattino 5 (foto Expo 2015/Daniele Mascolo)
Samya Abbary è un volto noto della televisione italiana. Già modella, oggi attrice e conduttrice, è ben nota anche tra i buongustai poiché firma da anni la rubrica quotidiana di Mattino 5 dedicata alla cucina. Nel 2012 Mondadori ha anche pubblicato un suo libro, “Le ricette di Samya in salsa piccante”. La Abbary qualche giorno fa era a pranzare a Identità Expo.
Samya, tu sei anche stata nominata Ambassador di Expo… Perché hai accettato questo incarico? Cosa pensi dell’Esposizione milanese? «Mi fa tanto piacere essere stata chiamata a rivestire questo ruolo, è una sorta di coronamento alla mia attività di questi anni. E poi sono “naturalmente Expo”: sono di origini marocchine, ma di nazionalità italiana. Amo le differenze! E amo i cibi e le cucine del mondo».
Expo ti piace, insomma? «E’ una vetrina, una grande occasione che consente ai vari Paesi partecipanti di mostrare il meglio di loro. E l’Italia è fortunata: siamo pieni di eccellenze, sia per numero che per qualità. Insomma: è il tema giusto nel posto giusto. Ospitiamo il mondo e già questo dovrebbe riempirci d’orgoglio. Aggiungo che Expo favorirà la nostra crescita e ci lascerà in eredità infrastrutture che aspettavamo da anni: come non avere un’opinione positiva?».
Foto Expo 2015/Daniele Mascolo “Amo la cucina”, dicevi. Come è nata questa passione? «E’ una passione ma anche un dono, mia mamma Fettouma era una bravissima cuoca. Non ho frequentato alcuna scuola di cucina… ma eccomi qui!».
Foto Expo 2015/Daniele Mascolo
Che tipo di cucina prediligi? «Amo tutta la cucina, nelle mie trasmissioni propongo piatti da ogni parte del mondo: certo il cous cous, ma anche tanta Italia».
Ma ci sarà pure un piatto che predilgi… «Dovendo scegliere, opto per una Zuppa di cozze e peperoncino: amo le preparazioni aromatiche, che profumano di Mediterraneo. Adoro, non a caso, la cucina siciliana, e apprezzo molto uno chef come Filippo La Mantia. Anzi, preferisco la parola “cuoco” a quella “chef”».
Insomma, una cucina di territorio. «Sì, senza per questo perdere originalità. Le erbe aromatiche più che le schiume, per intenderci. E poi la varietà, la stessa che fa la grandezza delle tavole regionali italiane».
Progetti per il futuro? «Sto lavorando a una serie di libri, per il web, che attingano al patrimonio costituito da 6 anni di ricette in tv. Poi da settembre riprenderà la rubrica su Canale 5».
Attività, idee e protagonisti dello spazio di Identità Golose all'Esposizione Universale 2015
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose