30-03-2016

Maître di montagna

Secondo la Guida di Identità Golose è il migliore del 2016: Jgor Tessari ci racconta la 'sua' sala

Jgor Tessari tra Paolo Marchi e Lisa Casali sul pa

Jgor Tessari tra Paolo Marchi e Lisa Casali sul palco dove è stato premiato come miglior maître del 2016 secondo la Guida di Identità Golose. Con questo suo articolo anche Tessari esprime la sua opinione e la sua visione nell'ampio dibattito aperto da Identità sulla Sala

Mi chiamo Jgor Tessari e sono il responsabile della Stube Gourmet dell'Hotel Europa di Asiago. La Stube nasce da un sogno comune mio, di Alessio Longhini che è il nostro chef e della Famiglia Mosele proprietaria della struttura.

Circa tre anni fa, in una domenica autunnale, mi trovai assieme ad Alessio per discutere sulla possibilità di iniziare un progetto ambizioso quanto impegnativo all'interno di questo storico hotel dell'Altopiano. 

Marc'Antonio e Vito, proprietari dell'albergo, sentivano l'esigenza di dare una svolta alla loro proposta ristorativa; desideravano ardentemente che il loro esercizio diventasse un punto di riferimento non più in provincia di Vicenza, ma in Italia per l'alta cucina.

Tessari il giorno della premiazione

Tessari il giorno della premiazione

I presupposti c'erano, la voglia di osare pure, non servì altro per far accendere la nostra passione. Viviamo oggigiorno in un mondo frenetico, noi tutti siamo sempre di corsa e la ristorazione viaggia alla velocità della luce. Bisogna fermarsi e riflettere!

Per assaporare la creazione, lo studio e l'impegno di un piatto germoglia l'esigenza di un ambiente piccolo, rilassante e caldo. Nasce così la Stube Gourmet, cinque tavoli illuminati da una luce sof usa, dove i materiali utilizzati per la sala sono il legno ed il tessuto pregiato. Il tepore della stufa a legna, i menù in lana cotta e a luce antica delle candele creano un salotto magico.

Perché un ristorante sia veramente grande il fattore umano è determinante. Entra in gioco la “squadra”, un gruppo di giovani professionisti e sorridenti. Il cliente deve percepire la spontaneità della giovinezza e la passione di chi lavora tutto il giorno per sfornare un'idea accattivante e gustosa. In passato ho avuto la fortuna di lavorare in ambienti importanti e prestigiosi e con estrema curiosità mi chiedevo cosa importasse veramente per diventare un grande maitre di sala.

Con l'esperienza che sto vivendo ho capito che per essere definiti tali è fondamentale essere responsabili. Ebbene sì, il segreto è proprio questo, perchè le persone possano fidarsi è fondamentale essere moralmente ed eticamente seri. Forse solo i miei boschi e la natura dell'Altopiano hanno potuto svelarmi questo segreto indicandomi il sentiero giusto da seguire per essere dei veri maitre di montagna.

LEGGI ANCHE:
Più che un restaurant manager, di Alberto Tasinato
Buona sala? Buon ristorante, di Renata Fugazzi
La sala? Come una partita di calcio, di Roberto Adduono
Vita, lavoro, passione, valori, di Mariella Caputo
Con gli occhi di un bambino, di Matteo Bernardi
I signori del far star bene, di Denis Bretta
Dieci quesiti per una sala perfetta, di Enrico Camelio
Il ristorante invisibile, di Lisa Foletti
Le mie regole per la brigata di sala, di Donato Marzolla
Governare una sala come questa, di Ruggero Penza
L'importanza del vero cameriere, di Ramona Anello
La rivoluzione parte dalla sala, di Ermes Cantera
L'unione fa la brigata, di Simone Dimitri
Ricominciamo dai camerieri, di Matteo Zappile​
Parola d'ordine: team, di Nicola Dell’Agnolo e Alberto Piras
La mia vita, la mia sala, di Mariella Organi
50 sfumature di un maître, di Nicola Ultimo


In sala

Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri

a cura di

Jgor Tessari

Dopo le esperienze da Andrea Berton e alle Calandre dai fratelli Alajmo, Jgor Tessari è arrivato ad Asiago, come responsabile della Sala della Stube Gourmet dell'hotel Europa. Il miglior maître dell'anno per la Guida di Identità Golose 2016

Consulta tutti gli articoli dell'autore