21-08-2017
Il Gin dara, un piatto a base di un pesce grasso, ma delicato, che viene marinato 72 ore in salsa miso e poi cotto in forno: è stato associato alla Birra Moretti Lunga Maturazione (foto Taddei)
Ci sono tanti ingredienti che rendono unica la vita professionale di un sommelier; esperienze precluse a molti e, allo stesso tempo, sacrifici che in pochi sono in grado di sostenere. Eppure non tutte le carriere sono particolarmente insolite e curiose come quelle di Matteo Ghiringhelli. Dopo la formazione all’Istituto Carlo Porta di Milano e con un docente del calibro di Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI e miglior sommelier del mondo 1978, Ghiringhelli lascia il ristorante di famiglia – il Piatto d’Oro di Furato d’Inveruno (MI)- e si concentra su se stesso, investendo nel proprio futuro. Dal 2005 la sua nuova patria diventa la Francia e il George V di Parigi, un tempio sia per la cucina sia per il mondo della sala. Sotto la guida di Enrico Bernardo, miglior sommelier del mondo nel 2004, ha inizio una carriera spumeggiante tra scuola italiana e francese applicata all’apertura di locali e occasioni di degustazione uniche. È solo nel 2013, che il nostro sommelier decide di tornare a Milano grazie al suo ex-compagno di classe Alberto Piras e in forza da Carlo Cracco. Viene chiamato per la pre-apertura e poi il successivo anno e mezzo di Palazzo Parigi.
Matteo Ghiringhelli
Asado di manzo italiano sukiyaki (foto Taddei)
Al lavoro nella cucina di Iyo
Le ricette e i migliori momenti della seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru
a cura di
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose