24-07-2017
Si è chiusa il 10 luglio la prima fase della settima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru. Finale, 6 novembre a Milano
È bastato pronunciare la parola “creatività” e i giovani chef e sous-chef under 35 si sono scatenati nell’inventare la ricetta vincente per la settima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru e, soprattutto, un’idea che sappia rappresentare la loro identità. Ed è proprio questo l’obiettivo che Fondazione Birra Moretti, promotrice del concorso in collaborazione con Identità Golose, si propone: promuovere il talento dei giovani cuochi permettendo loro di esprimersi al di fuori dell’insegna che rappresentano.
In questa edizione 2017, la cui prima fase si è conclusa lo scorso 10 luglio, sono state prodotte ben 167 ricette inedite e rappresentative dei trend di cucina che, attualmente, la fanno da protagonista nelle nostre città. La birra in ingrediente e in abbinamento è stata un’occasione per trovare il perfetto connubio con le tradizioni regionali o con nuove tecniche e piatti internazionali. Mai come quest’anno, infatti, ingredienti e ricette giapponesi si sono affacciate in modo prepotente nelle preparazioni proposte dai partecipanti. Alghe e funghi tra gli ingredienti, ramen e tempura tra le ricette: l’Italia si sta sempre di più raccontando come una terra pronta alle contaminazioni e alla loro rielaborazione con ingredienti locali.
Non da meno, sono state le novità 2016 che non erano presenti nella scorsa edizione del Premio, ossia Birra Moretti Grani Antichi e Birra Moretti Lunga Maturazione. Prodotti dedicati all’alta ristorazione che hanno incuriosito soprattutto quei candidati alla ricerca di una maggiore complessità di gusto che riuscisse a dare un tocco elegante sia al calice sia alle preparazioni. Ora non rimane che attendere di conoscere le dieci ricette, così come i loro autori, che si sono aggiudicate la finale del 6 novembre prossimo.
Le ricette e i migliori momenti della seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru
a cura di
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose