22-02-2013
L'ingresso del ristorante Refettorio Simplicitas al numero 2 di Via dell'Orso a Milano, telefono +39.02.89096664, un'oasi di bontà a metà strada tra l'Accademia di Brera e il Teatro alla Scala
Un anno, a Milano il Refettorio compie un anno. E’ stato aperto a fine febbraio 2012 in via Dell’Orso 2, il palazzo che fa angolo con via Brera. Il nome sarebbe in verità più lungo, Refettorio Simplicitas, dove il richiamo alla semplicità è una precisa dichiarazione di intenti perché lì si mangia “quello che passa il convento”, più semplice di così...
Individuare l’ingresso, non è facile. Arrivando da via Brera sulla destra, dove il marciapiede diventa stretto come un sentierino di montagna. Il Refettorio, telefono +39.02.89096664, ha preso il posto di realtà di una tristezza incredibile, poco più che mense ricavate in interrati grigi. Il suo successo è figlio di un progetto studiato fin nei minimi particolari, che a primavera verrà replicato a Salisburgo e più avanti pure a Monaco di Baviera. Tre cloni perché quello che è in carta un certo giorno all’ombra del Duomo, lo sarà anche in Austria e in Germania.
Andiamo al sodo: il locale nasce da un’idea e da una passione di Rinaldo Invernizzi, imprenditore e artista, una laurea pure all’Accademia di Brera, bravo a coinvolgere nella conduzione Enrico Merli Mc Clure, manager, ex Standa ad esempio, ma anche ristoratore, sua l’ultima gestione del leggendario Trigabolo di Argenta in provincia di Ferarra, e più vicino a noi del Calvi a Milano. E in cucina ecco Giovanni Ruggieri, 28 anni compiuti da poco, novarese, cresciuto professionalmente in Piemonte, compreso un anno e mezzo da Enrico Crippa ad Alba.
Al momento decisivo, Invernizzi e Merli lo hanno sollecitato a non scordarsi mai che la linea guida è “una cucina non creativa”, un modo per dire zero fronzoli, zero effetti speciali, zero materie prime costose, non tradizione cieca e polverosa, tutt’altro. Cibi leggeri e saporiti, materie prime esemplari, esecuzioni precise e prezzi bassi, da temperature di fine inverno, inizio primavera, da un minimo di 13 a un massimo di 20 euro. E parliamo di menù, non di un singolo piatto.
Le cose vanno così, ed è questo il segreto, il punto vincente: si mangia quello che è stato preparato quel certo giorno, pranzo e cena. Non mancano un paio di alternative, però sono tali, dei di più. Se uno è vegetariano o vuole giusto un accompagnamento ecco il piatto di verdure cotte e rifinite con una crema di patate.
Fino a Natale due terzi del ristorante era a formula convento e un terzo invece si sceglieva alla carta in un menù più ampio. Difficile da gestire, soprattutto a pranzo. Così, evaporata la Befana, tutto Simplicitas e tutti contenti.
Il Merluzzo mantecato con bagnetto verde di Giovanni Ruggieri al Refettorio a Milano
Una ricca Simplicitas.
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi