03-12-2011
Il Gambero rosso di Gallipoli interpretato da Felice Sgarra, al ristorante Umami di Andria, telefono +39.0883.261201, anche con il Tartufo Bianco di Alba.
Inverno ad Andria, venerdì 2 dicembre 2011 all'ora di pranzo all'ingresso del ristorante Umami
Il cestino del pane al ristorante Umami di Andria
Sua maestà il Gambero rosso di Gallipoli interpretato da Felice Sgarra con la sua bisque, crema di ricotta, puntarelle, cicoria e rucola, mele renette e una grattata finale di Tartufo Bianco di Alba
Crema di patate con seppie, al nero e in tempura, e doppio caviale, beluga e di scampi
Burratina di Andria con ostrica rossa
Ostriche raccolte in Adriatico a oltre trenta metri di profondita
Spaghettone primo grano, aglio e olio con filetti di cicala
Pappardella di grano arso con cime di rape e scampo scottato con farina di taralli
Ravioli di farina di kamut, ripieni con burrata andriese e pesto di olive leccine
Baccalà morro, cotto dolcemente con olive dolci e pomodoro galatino
Il petto di pollo del cortile, affumicato al rovere con tarassaco e piccola parmigiana di melanzane
Riflessi nel vetro
Prima...
e poi dopo
Tortino di mele cotogne e mandorle di Toritto
Ottima cottura della mela cotogna da parte di Felice Sgarra al ristiorante Umami di Andria
Tre ore dopo sale la luna nel cielo di Andria, venerdì 2 dicembre 2011
Andria, Montegrosso di Andria per la precisione, è Pietro Zito, fortissimamente Pietro Zito, la sua cultura della natura, il suo orto delle meraviglie, le sue sapienze fino ai suoi sapori, gli Antichi Sapori della Murgia e di questa distesa di olivi e di rocciosa terra di Murgia.
Poi però Andria, da fine inverno, è anche Felice Sgarra, andriese come Sebastiano Lombardi il cui ristorante, La Sommità, sta però più a sud, nella parte vecchia di Ostuni, la Città Bianca in provincia di Brindisi.
Felice Sgarra abbraccia il suo maestro Pietro Zito alla Tenuta Cocevola, sabato 3 dicembre 2011 Felice, trent’anni il prossimo 6 febbraio, ha un fratello gemello, Riccardo, sommelier in Piemonte, e un fratello più giovane, Roberto, in sala e cantina con lui all’Umami, la golosa novità di Andria, all’inizio della strada per Trani, un ex oleificio, ma anche una ex pizzeria di cui resta il forno, per il pane però non per margherite e quattro stagioni. Tre sale, un orto con l’arrivo delle bella stagione (ma definire qui brutti i mesi freddi è un’offesa visto che oggi, sabato 3 dicembre, scrivo mentre splende il sole e i gradi sono 18).
Felice Sgarra abbraccia il suo maestro Pietro Zito alla Tenuta Cocevola, sabato 3 dicembre 2011
Questo chef si è formato, tra scuole e prime cucine, in Abruzzo, prima a Rivisondoli e Roccaraso, poi a L’Aquila, da Marzia Buzzanca che oggi è la regina di Percorsi di Gusto ma fino al terremoto lo era di Vinalia. Lì Felice creava gomito a gomito con William Zonfa, abruzzese doc, da questa primavera alla Magione Papale, sempre a L’Aquila, locale subito premiato dalla Michelin con la stella, dimostrando così una ammirevole e invidiabile rapidità nello scoprire e nel giudicare.
Sgarra, per chi ama la cucina in versione televisiva, è un big della Prova del Cuoco, a lui dobbiamo il dessert all’olio extra vergine d’oliva dell’edizione 2011 di Qoco, soprattutto è uno dei nuovi volti della ristorazione pugliese. Rispetto a tanti suoi colleghi, la tradizione in lui ha sempre facce fresche e attualizzate ai tempi che stiamo vivendo. Per me non ha senso concreto fare orecchiette o fave e cicoria di qualità mediocre solo perché siamo in Puglia, quella è una parodia della tradizione che invece, per restare in zona, Pietro Zito sa declinare in maniera straordinaria. Anche da Sgarra c’è il territorio ma elaborato dalla testa e dal cuore di un ventenne, più ricco di contaminazioni, sapori e colori, più leggero e ricco, senza i vincoli della retorica.
Il Raviolo di farina kamut ripieno di burrata andriese e pesto di olive leccine, primo piatto di Felice Sgarra all'Umami di Andria
Umami Ristorante Via Trani 103 Andria Telefono: +39.393.5478180 e +39.0883.261201 E-mail: info@umamiristorante.it Chiusura: domenica sera e l’interno luendì Prezzi medi: antipasti 16 euro, primi 12, secondi 15 e dessert 6. Menù degustazione: 25, 35, 50 e 75 euro Coperto: 2 euro Coefficiente di difficoltà: buono, intelligente cucina pugliese.
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi