11-09-2017

Un Salento sempre più buono

Origano, il bel progetto delle cantine Menhir a Minervino di Lecce. De Luca e Gaballo, 2 chef tra tradizione e innovazione

Il dehor dell'Origano, il ristorante delle Can

Il dehor dell'Origano, il ristorante delle Cantine Menhir a Minervino di Lecce

Il Salento non smette di stupire. L’Origano, il ristorante delle Cantine Menhir a Minervino di Lecce, è un fior di investimento e progetto che coniuga i due opposti della cucina, tradizione e innovazione, in una terra dove i più accettano solo la prima e guardano alla seconda come a qualcosa di assurdo e inutile.

Minervino, meno 4mila abitanti, è al centro di un triangolo formato da Maglie, Otranto e Santa Cesarea Terme. In pieno verde, ha una linea che tende all’ondulato con caratteristiche diverse da altre parte della provincia, più dolce, meno aspra, romantica da percorrere in auto con il buio della notte. Per dove vivo io, vi arrivo attraversando Specchia Gallone, una deliziosa frazione dove merita una sosta l’azienda agricola multifunzionale Caroppo, che è tante cose, anche un forno e una tavola agrituristica, per ogni informazione chiamare i numeri +39.380.1017743 e 0836.818519.

Multifunzionale in fondo lo è, con modalità e capitali diversi, anche la realtà voluta e sviluppata da Gaetano e Miriam Marangelli nel 2005. Vi si coniugano enologia, gastronomia e agricoltura sotto tre distinte insegne: Menhir Cantine & Vini, Origano Osteria & Store, Anna Organic Farm. E tra un paio d’anni ristorante e bottega dovrebbe lasciare Palazzo Scarciglia per trasferirsi in aperta campagna.

Certo che il colpo d’occhio entrando dalla via è notevole, però una dimora del Settecento non è esattamente funzionale per il lavoro di cucina, pasticceria e stoccaggio. Fatiche moltiplicate per la brigata, anche perché non l’Origano non è una boutique da una ventina di coperti. Fino a quanto reggerà l’estate, si potrà pranzare e cenare anche in giardino, poi o nel dehor o all’interno, scendendo da 150 presenze a circa la metà.

Dall’inverno scorso due gli chef. A Vito Gaballo, si è infatti aggiunto Alfredo De Luca. Già responsabile della carta al Malcandrino di Monteroni, Alfredo ha

Polpo scottato, miso e patate

Polpo scottato, miso e patate

allargato gli orizzonti del suo nuovo posto dove si ha modo di godere di «un’idea di ospitalità singolare che mette insieme la cucina autentica e la bottega gourmet».

Tradizione: c’è pappa buona per tutti, con il servizio coordinato da Antonio Guarini e la cantina da Sara Melis. Con una nota importante: «A ogni portata è abbinato un calice di vino Menhir incluso nel prezzo del piatto». Ottima idea per promuovere se stessi, i bambini poi non bevono, gli astemi nemmeno e così via. E di certo verrà offerto un corretto prodotto di base.

La divisione tra le due linee della cucina non si concretizza in sezioni separate, si muovono tra antipasti, primi e secondi fino alla quarta voce, secondi piatti alla brace, dove la Picanha Black Angus e la Costata di scottona, frollata minimo 50 giorni, fanno l’occhiolino a bombette e zampine, ma anche a un paio di pesci.

Bello passare dal Polpo scottato, miso e patate, un antipasto geniale, moderno ma non gratuito, alle Braciole della Valle d’Itria in salsa di pomodoro e

Foto ricordo di una piacevole serata dell'estate 2017 alle Cantine Menhir a Minervino di Lecce in pieno Salento. Da sinistra verso destra, Gianluca De Cristofaro del Ministero delle Politiche Agricole, lo chef Alfredo De Luca, il maestro pizzaiolo Franco Pepe e l'altro chef dell'Origano Vito Gaballo

Foto ricordo di una piacevole serata dell'estate 2017 alle Cantine Menhir a Minervino di Lecce in pieno Salento. Da sinistra verso destra, Gianluca De Cristofaro del Ministero delle Politiche Agricole, lo chef Alfredo De Luca, il maestro pizzaiolo Franco Pepe e l'altro chef dell'Origano Vito Gaballo

sgagliozze, dischi di polenta fritta. Tra i primi arrivano da Parabita le fettuccine del Pastificio Del Duca, preparate con Negroamaro, cipollotti e guanciale, da bis cantando di gioia. E ancora, lo Spaghettone, ceviche di gamberi, pesto di rucola selvatica, limone e peperoncino che ha un solo difetto: la parola ceviche, temo messa lì per strizzare l’occhio alle mode. Perfetti il Risotto mantecato con alici, cedro candito e rosmarino, la Pancetta di maialino da latte laccato alla birra, i sorrisi e l’atmosfera. Peccato per il sito: gradevole, ma poco pratico.

Menhir Salento – Ristorante Origano
Via Scarciglia 18
Minervino di Lecce
Telefono: +39.0836.1905996
Sito: menhirsalento.it
Prezzi medi: antipasti 16 euro, primi 15, secondi 22, dessert 10
Coperto: 2 euro, nelle serate musicali 4


Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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