25-03-2015
Anche per l'edizione 2015 il Vinitaly si è dimostrato un evento capace di attrarre migliaia e migliaia di visitatori. Dagli addetti ai lavori, agli appassionati, ai semplici curiosi
Nel mare magnum del Vinitaly, in quello che per gli esperti è una sorta di girone infernale dantesco e che per gli “utenti medi” e gli pseudo appassionati di vino è una sorta di parco giochi del vino, districarsi è una vera impresa. Nel senso fisico, perché Vinitaly a Verona è sinonimo di caos, sia dentro che fuori dalla fiera, con un traffico per il quale, se si dovesse fare un commento, sarebbe difficile eliminare le imprecazioni. Ma anche nel senso vitivinicolo, perché è facile trovare vini buoni (la qualità è diventata imprescindibile, se si vuole restare su un mercato selettivo come quello del vino), ma è un po’ più difficile scovare alcune perle enologiche. Dopo circa 22 chilometri percorsi a piedi (e non consideriamo ancora l’ultimo giorno di fiera) e svariati assaggi, abbiamo selezionato qualche bottiglia che ci è piaciuta particolarmente, ricordando anche che si tratta di una goccia nell’oceano, visto che in fiera sono presenti 4mila espositori e assaggiare tutti i vini è assolutamente impossibile.
Lo stand di Villa Franciacorta
Roberto Ceraudo
Il Barolo di Massolino
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose