13-11-2014
Si è conclusa lunedì la ventitreesima edizione del Merano Wine Festival. Dopo aver presentato con il fondatore Helmuth Koecher il programma di quest'anno, presentiamo un primo giro di assaggi tra alcune selezionate realtà italiane, alcune delle quali biologiche o biodinamiche
Entrare al Kurhaus di Merano con l’ambizione di poter degustare tutti i vini selezionati per il Merano Wine Festival è utopia pura. Il clima che si respira nel salire verso questo palazzo è davvero fiabesco, un po’ meno lo è forse il rigore dei visitatori provenienti da tutto il mondo, che si snodano tra le sale con i loro calici, desiderosi di poter assaggiare vini eleganti, semplici, autentici che evochino un pensiero e restino intrisi nella memoria dell’avventore. Pensando a un ipotetico, fantasioso, viaggio tra le regioni del nostro paese, l’Alto Adige offre assaggi interessanti: dall’azienda Landesweingut Laimburg la selezione Col de Rey Rosso Weinberg Dolomiten IGT 2009, blend di 50% lagrein, 25% petit verdot e 25% tannat. Vista la presenza di un vitigno, il tannat per l’appunto, che pur essendo di genesi francese pare abbia origine basche e, oggi, si trova anche in Uruguay e Argentina, terre di vini rossi struttutati, potrebbe apparire un vino austero. Invece si svela un vino rosso complesso, con speziature ben equilibrate.
Le barrique dell'azienda Landesweingut Laimburg
Una vista dall'alto delle vigne "bonsai" di Podere Le Ripi
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione