10-04-2014
Si è chiusa ieri la quarantottesima edizione di Vinitaly, 4 giorni con 155mila visitatori (+6% rispetto al 2013%). Appuntamento al 22-25 marzo 2015 (foto Vinitaly.com)
Ci sono molti detrattori del Vinitaly, che preferiscono le contromanifestazioni che si sommano negli stessi giorni della fiera di Verona. Per questo, facendo un bilancio di 4 giorni di manifestazione per un totale di 36 ore, è necessario fare una premessa: quali altre fiere riescono a radunare oltre 4mila espositori del mondo dell’enologia? Alla fine, se in 48 edizioni Vinitaly è arrivata a numeri da capogiro, vuol dire che la forza di questa manifestazione è proprio nei numeri. E ai detrattori è possibile chiedere solo rispetto per i tanti, tantissimi produttori seri che si sono affacciati, nuovamente, alla quattro giorni scaligera. Chi pensa che Vinitaly sia quindi solo una “festa popolare” in cui si mischiano operatori del settore, giornalisti, appassionati e semplici “bevitori incalliti”, si sbaglia. Gli eccessi ci sono, non è possibile negarli (non siamo ciechi) e gli errori, anche da parte degli organizzatori della fiera, ci possono anche essere. Ma soprattutto ci sono vini buoni fatti da produttori seri che utilizzano i padiglioni veneti come una grande vetrina mondiale.
Matteo Renzi a Vinitaly, la prima volta di un presidente del consiglio (foto www.tmnews.it)
Una donna anziana a caccia di bottiglie prima della fine della rassegna
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose