12-11-2013
Bottiglie di Veuve Cliquot del 1830, vendute un paio d'anni fa all'asta a 30mila euro. La seconda edizione di "Grandi Champagne", in uscita in questi giorni, ci aiuta a passare in rassegna le etichette più recenti delle migliori maison (foto Point.fr)
Dopo la prima edizione (2012) della guida “Grandi Champagne” è finalmente pronta l'edizione 2014/2015. È la naturale evoluzione di un progetto nel quale abbiamo creduto fermamente, nel quale ho coinvolto un gruppo di amici (l’appassionato Federico Angelini, il noto sommelier Alessandro Scorsone, l’anima di Settembrini Luca Boccoli e, last but not least, il titolare dell’Enoteca al Parlamento Daniele Tagliaferri) e che segue altre esperienze simili con altri editori in passato. La guida “Grandi Champagne” nasce dalla constatazione che ‘champagne’, pur essendo la seconda parola francese più nota dopo ‘Paris’, è invece la meno conosciuta se si guarda dietro le quinte di questa stessa parola. In altre parole, champagne è il vino più celebre, è il simbolo della festa, forse anche del lusso, è il sugello ideale di un momento importante, ma nulla più. Purtroppo… Quanti sanno che è il vino più versatile e longevo al mondo? Quanto sanno che è una splendida realtà con tre secoli di storia fatta di un mosaico di territori unici e uomini tanto laboriosi quanto geniali? Quanto sanno che lo champagne conta ben 5.000 produttori?
La copertina della seconda edizione della guida “Grandi Champagne”, 392 pagine, 17 euro. Si acquista su www.lemiebollicine.com e si trova nelle Librerie Mondadori
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Giornalista professionista, appassionato di vino, ha una dedizione unica per lo champagne