08-11-2013
La Kurhaus di Merano, teatro della 22ma edizione del Merano Wine Festival, evento d'eccellenza nel mondo del vino, quest'anno in programma dal 9 all'11 novembre. Come vuuole la tradizione, l'evento ha il suo prologo oggi con bio&dynamica, dedicato al vino biologico, biodinamico e naturale
Pochi giorni fa, durante la presentazione della Guida di Identità Golose 2014, Oscar Farinetti snocciolava complimenti a Paolo Marchi e a tutto il suo team. Con la sua intelligenza guascona, in poche parole, coglieva il vero elemento distintivo della guida e dell’approccio marchiano. “Voi approfondite la conoscenza, non giudicate, in una parola segnalate”. Una segnalazione ha un grande valore, perché tutto comincia da un desiderio di conoscenza e approfondimento. Questa dinamica si ritrova anche all’origine del Merano Wine Festival, e probabilmente è la causa principale della sua freschezza e longevità. Pensiamoci un attimo: non fare una classifica è qualcosa che scuote anche la pigrizia latente di chi partecipa. Se ci fosse, dite la verità, non partireste anche voi dai più alti, da quelli che sulla carta sono i più blasonati? Senza punteggi dichiarati un minimo di sforzo lo dobbiamo fare tutti. Selezionare a nostra volta. Perché a Merano sono tutti sullo stesso piano. Di eccellenza, ma tutti alla stessa altezza. Quest’anno, arrivati alla ventiduesima edizione, le 9 commissioni di assaggio hanno aperto i cancelli della Kurhaus a 320 vini su 900.
Helmut Koecher, fondatore e anima della rassegna meranese
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Milanese incastrato dalla Romagna. Copywriter. Vorrebbe invecchiare in una botte di rovere. Twitter @martinolapini