13-09-2018
La prima Dop territoriale d’Abruzzo nasce con la vendemmia 2008. Attualmente sono 6 le tipologie commercializzate a partire da gennaio 2010
«Piccola terra nell'Abruzzo Citeriore, non molto lontana dal Mare Adriatico, di amena situazione e celebre pel suo vino...»: così Padre Bernardo Maria Valera descriveva il territorio di Tollo sul finire del 1700. Ma le prime tracce della coltivazione della vite e della produzione di vino nella zona dell'attuale comune teatino sono rintracciabili addirittura in epoca romana - come ben testimoniano i resti di celle vinarie in alcune di quelle villae rusticae che hanno rappresentato i primi esempi di azienda agricola organizzata - mentre poco dopo l'anno mille risale la più antica testimonianza scritta nella quale Tollo appare come paese in cui si produce vino commercializzato poi attraverso il vicino porto di Ortona.
La rinascita del comune abruzzese e della sua viticoltura arriverà comunque a partire dagli anni sessanta con la ripresa delle vendemmie, l'istituzione di due cooperative di coltivatori e la volontà di creare un marchio fortemente legato ad un territorio, quale quello tollese, caratterizzato da specifiche condizioni pedoclimatiche in grado di trasmettere ai vini che da esso derivano caratteristiche peculiari e distintive.
Un'ambizione che ci pare lecita soprattutto puntando sui vitigni oggetto della zonazione - prevista del disciplinare di produzione e condotta dal professor Attilio Scienza assieme a un gruppo di ricercatori dell'Università di Milano su un totale di venti vigneti guida equamente suddivisi tra le montepulciano, pecorino, passerina e trebbiano d'Abruzzo - che introduce il concetto di cru, individuando nei singoli fogli di mappa i vigneti autorizzati all’impianto delle specifiche varietà ampelografiche.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktails, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare. Instagram luca.torretta