23-06-2018
Spesso si afferma che il suolo sotto le vigne di Champagne sia la carta vincente per ottenere una grande bollicina. Verità assoluta, specie se non si dimentica che la combinazione di latitudine e topografia traccia un territorio, la regione Champagne divisa dal fiume Marna evidenziando al sud l’Aube dei vigneti di pinot noir (circa il 22% del totale della regione), molto vigoroso. Grazie all’attenta selezione del gruppo Le Cru 75, importatore di Parma di piccoli vigneron, è stato possibile fare un bellissimo viaggio nel tempo delle bollicine francesi con l’enoguida Matteo Pessina, docente di Alma. Da Carlo e Camilla in Segheria, a Milano, abbiamo conosciuto le peculiarità di vecchi millesimi, dal 1985 al 2006, con un percorso alternato di champagne a base chardonnay, pinot noir oppure in blend con il pinot meunier. Valentina Vignali, anima pulsante dell’azienda, ci ha raccontato: «Ho iniziato quest’avventura con mio padre e per la passione per la Francia, il francese e Parigi (75 è il codice della città, da qui il nome della sua società, ndr) che lui mi ha trasmesso. Nonostante abbia iniziato nella moda, a Milano, ho deciso di fondare nel 2009 un’associazione culturale al fine di permettere al grande pubblico di conoscere realtà vitivinicole di Champagne singolari con prodotti, per noi, molto raffinati con un comune denominatore: l’artigianalità». Continua Valentina: «Sempre nel 2009 abbiamo organizzato un primo evento in provincia di Parma, Bollicine Mon Amour, dedicato al metodo champenois e ai piccoli produttori di Francia e Italia. Studiando gli ultimi 15 anni della guida Hachette, abbiamo selezionato, visitato e invitato diversi produttori francesi a partecipare. In seguito all’evento e alla loro richiesta di aiuto per la promozione in Italia, abbiamo iniziato a importare e distribuire piccoli produttori artigianali».
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione