11-05-2018
Quando in un’etichetta viene raccontata una storia. Prima di tutto il nome: Antonella Corda, di madre in vigna. Con un riferimento alla famiglia e alla terra. Poi il simbolo: vigneti che si intrecciano a formare un cuore e, al centro, un profilo di donna.
Insomma: famiglia, terra, cuore, animo femminile. Lei è Antonella Corda, la terra è la Sardegna, per la precisione a Serdiana. La famiglia di origine è sicuramente un nome noto: il nonno, infatti, era Antonio Argiolas (il fondatore dell’azienda Argiolas) e proprio da lui Antonella ha ereditato, nel 2010, i vigneti di famiglia, dove adesso produce i suoi vini.
Da sinistra Luca Fanni, Christian Puecher, Antonella Corda e Riccardo Massaiu
In pratica, in questi mesi, l’azienda si è presentata ufficialmente sul mercato, anche grazie alla serata organizzata a Milano, al “Design elementi centro Neff” di via del Lazzaretto, dove i vini sono stati abbinati a un menù realizzato dallo chef de I Sarti del gusto Riccardo Massaiu, accompagnato dal maître Luca Fanni.
Il Vermentino, invece, è più complesso: se l’annata 2016 ha una buona complessità e un’evoluzione di frutta bianca, il 2017 è più diretto e intenso, forse più immediato. Entrambi, comunque, con un’estrema bevibilità.
Un primo piano di Antonella Corda
Insomma, per essere i primi passi, questa azienda sembra essere proprio sulla strada giusta. E probabilmente ne sentiremo parlare, in futuro.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose