14-04-2018
Sabato 14 e domenica 15 aprile con Summa si aprono le porte di Casòn Hirschprunn e dei saloni storici del palazzo Tòr Löwengang. In programma conferenze e degustazioni, con più di 80 vignaioli provenienti da tutto il mondo e presenti con i propri vini
Arrivata alla ventunesima edizione, Summa - l’annuale rassegna organizzata da Alois Lageder nella tenuta di Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang a Magré in Alto Adige e dedicata al meglio della produzione vitivinicola italiana e internazionale - è tornata a proporsi al pubblico di appassionati, stampa e operatori del settore nella sua formula originaria sviluppata nell'arco di due giornate, con inizio questa mattina e chiusura domani, domenica 15 aprile (accesso previa registrazione).
Due giorni scanditi da un intenso e interessante programma - diviso nelle tre lingue italiano, tedesco e inglese - di degustazioni, verticali, seminari, visite in vigna e in cantina con protagonisti vignaioli e vini provenienti da otto paesi del mondo - Francia, Austria, Italia, Germania, Slovenia, Australia, Kazakhstane e Nuova Zelanda - e rappresentanti di una produzione di alta qualità e sostenibile.
Al centro della foto, in completo marrone, Alois Lageder
A sinistra il figlio di Alois, Clemens Lageder
Il tutto senza mai dimenticare il sociale: proseguono infatti il sostegno alla Casa della Solidarietà di Bressanone, alla quale verrà devoluto parte del ricavato della manifestazione, e la collaborazione con Famos, le cui persone che lavorano nei laboratori protetti della comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina (Bz) hanno realizzato i badges d’ingresso alla manifestazione.
Le Comete
Le nuove Comete, non ancora etichettate e con imbottigliamento previsto per il prossimo giugno, sono: MÙS ∙ XVII (pétillant da uve moscato giallo), CHE ∙ XVI (chenin blanc in purezza), ARS ∙ XVI (100% marsanne), BLA ∙ XVI (da uve, non di proprietà, della varietà blatterle: antico vitigno ottenuto da una mutazione del moscato giallo e tra i più impiantati fino ad una trentina di anni fa in Valle Isarco. A nostro parere il meglio realizzato e il più entusiamante tra quelli degustati), PIPO ∙ XV (da uve pinot grigio), TAN SEI ∙ XVI (tannat in purezza, qui in una versione agile, bevibile e di grande freschezza), NATSCH∙XVI (ottenuto da uve schiava, qui in una inusuale, per i canoni comuni, versione tesa a valorizzarne qualità e struttura) e DOT∙XV (100% petit verdot e il secondo in ordine di interesse per chi scrive).
Löwengang Cabernet Alois Lageder, a cui viene dedicata una verticale per celebrare i suoi trent'anni. La prima produzione risale al 1984, quest'anno viene presentata l'annata 2014
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktails, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare. Instagram luca.torretta