29-12-2017
La degustazione del Bureau du Champagne è avvenuta a Palazzo Parigi a Milano
Chiudere l’anno con musica e champagne. Al posto dei “botti” di San Silvestro, il Bureau du Champagne suggerisce cinque abbinamenti inusuali, tramite la collaborazione tra Marco Anichini, Ambasciatore italiano dello Champagne del 2009, e il maestro Fabio Soragna, pianista e musicista dalla grande cultura per i grandi componimenti e, in contemporanea, anche per i vini di classe.
Di certo, quando si festeggia l’arrivo del nuovo anno, la musica tante volte è quella dei concerti o delle discoteche, a tutto volume. Ma nella degustazione proposta dal Bureau du Champagne di Milano, poco prima di Natale, sono stati scelti brani classici, che cercassero di interpretare gli Champagne proposti: insomma, note musicali assieme alle note di degustazione, per un abbinamento di classe. D’altronde ogni brano, così come ogni vino, ha un attacco, uno sviluppo e un finale.
Il maestro Fabio Soragna durante l'esecuzione dei brani al pianoforte
La degustazione è stata guidata da Marco Anichini, Ambasciatore italiano dello Champagne 2009
Poi c’è Bruno Michel Le Demi Lune, uno Champagne che sorprende e che spiazza. Non millesimato, ma probabilmente con una buona percentuale di vini di riserva, si tratta di un Meunier in purezza, vitigno troppo spesso sottovalutato anche dagli stessi francesi. E così come per il vino, anche il valzer, come ha spiegato Soragna, è in un certo senso sottovalutato, apparentemente banale, leggero, utilizzato solo per far ballare.
I vini in degustazione
Il Mouvement de Menuet di Maurice Ravel parte adagio per poi proseguire in un andante con brio. Lo Champagne Lanson Gold Label 2008 segue questo andamento. «E’ un brano forse meno orecchiabile – spiega Soragna – così come lo Champagne è più difficile. Ma per entrambi, un secondo ascolto (o assaggio) ci permette di capirli».
Il direttore del Bureau du Champagne Domenico Avolio, il direttore della comunicazione del Comitè Champagne Thibaut Le Mailloux, Fabio Soragna e Marco Anichini
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose