22-11-2017
Le masterclass all'Académie du Champagne, con 180 professionisti del settore
Libertà, prestigio e diversità: tre parole chiave per lo Champagne, come sottolineato da Domenico Avolio, direttore del Bureau du Champagne, durante la giornata di formazione dedicata ai professionisti del settore organizzata dal Comité Champagne a Milano, al Grand Hotel Principe di Savoia.
L’Académie du Champagne ha infatti permesso di focalizzare quali sono gli aspetti principali di questo grande vino e di dare uno sguardo al futuro. Per comprendere meglio quanto sia importante lo champagne in Italia, è sufficiente sapere che si è arrivati a quota 6,6 milioni di bottiglie esportate nel nostro paese, per un giro d’affari da 138 milioni di euro, con un incremento di vendite del 6,4%. Insomma, lo Champagne in Italia piace.
Domenico Avolio, direttore del Bureau du Champagne d'Italia
«Cosa c’è di nuovo in Champagne? Si segue la strada dello sviluppo sostenibile. Questo è un tema che ci sta a cuore, dalla produzione delle uve fino al vino finito. Ci siamo sforzati fino dagli anni Ottanta a ridurre l’impatto ambientale, cercando di passare da una viticoltura ragionata a una viticoltura sostenibile. Nel 2002 abbiamo realizzato un primo bilancio ambientale e sulle emissioni di carbonio, per poi progettare il futuro».
«Il quarto pilastro, invece, è la qualità dell’aria. Andando a lavorare sull’alleggerimento della bottiglia, siamo riusciti ad abbassare le emissioni di carbonio del 15%, pari a quelle di circa 8 o 10mila automobili. Il nostro obiettivo è quello di abbassare queste emissioni del 25% entro il 2025». Sulla base di questi principi è nato il progetto del “veliero ecologico” per il trasporto oltreoceano dello Champagne. «Grazie alla collaborazione con la società canadese Portfranc, siamo riusciti a inaugurare la prima rotta transatlantica dello Champagne a zero petrolio».
La formazione sullo Champagne prosegue in tutta Italia con sette tappe degli “Incontri del Bureau du Champagne”, in programma a dicembre. Gli Incontri toccheranno cinque città, da Torino a Gragnano (Napoli), passando per Cesena, Roma e Giulianova.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose