22-09-2017
Una delle foto (questa è di Paolo Verzone e rappresenta l’Arciconfraternita di San Vincenzo, nello Champagne) esposte nella mostra “Vitae, ritratti di vita e di vino”, fino al 25 settembre a Firenze presso il Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, dalle 9 alle 23
Un legame fra Champagne e Chianti Classico può sembrare azzardato ma in realtà le analogie sono tante. Non solo il gemellaggio fra le città di Reims e Firenze con le loro maestose Cattedrali che vanno verso il cielo: ci sono due terroir unici e irripetibili e due denominazioni famose in tutto il mondo. Anche e soprattutto l’opera quotidiana della loro gente e il patrimonio di conoscenze ancestrali tramandate di generazione in generazione.
Giovanni Bettarini, assessore del Comune di Firenze, Evelyne Roques-Boizel, presidente dell’Arciconfraternita di San Vincenzo, Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, e Isabelle Mallez, direttrice dell'Institut Français Firenze e console onoraria di Francia a Firenze
L’inaugurazione - alla presenza fra gli altri di Vincent Perrin, direttore generale del Comité Champagne, Evelyne Roques-Boizel, presidente dell’Arciconfraternita di San Vincenzo, Domenico Avolio, direttore italiano del Bureau du Champagne e Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico - è stata preceduta da una masterclass nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio.
Un'altra delle foto in mostra
Un viaggio lungo una via ideale fra Champagne e Chianti Classico, patrimoni umani e culturali inestimabili accomunati anche dall’accordo di collaborazione siglato nel 2016 fra le due denominazioni, per confermare ancora una volta che non è un caso se sono fra i territori del vino più famosi nel mondo.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
medico, è appassionata di cibo e dintorni. Viaggia, scandaglia, assaggia, gusta e scrive ma soprattutto si diverte a sfuggire alla monotonia culinaria