24-08-2017
Da sinistra, Franco e Nino Cambria, responsabili della gestione dell'azienda di famiglia
Furnari, 3800 abitanti che diventano dieci volte di più in estate, è un Comune da bere. Questo territorio è infatti il cuore del Mamertino e la memoria storica del vino del messinese. Lo sa bene anche il suo sindaco, Maurizio Crimi: «La storia del vino a Furnari è legata alla vita di ogni famiglia del paese. Il vino può rilanciarci, ma serve impegno perché qui ci caratterizziamo per una forte frammentazione della proprietà agricola e questo per certi aspetti è un limite. Non è semplice mettere insieme tante singole realtà». Ed è quello che si intuisce solo guardandosi intorno. A Furnari si arriva con la compagnia del mar Tirreno e con un susseguirsi di piccoli vitigni che indicano la strada. Qui le isole Eolie sono vicine di casa e la voglia di futuro è grande, almeno quanto la voglia di rivitalizzare quel Nocera che dall'epoca di Giulio Cesare (lo utilizzò per brindare al suo terzo consolato) rappresenta l'identità del territorio e, insieme al 60% di Nero d'Avola, “crea” il Mamertino. Qui “abita” anche l'azienda Cambria, nata nel 1864 con Matteo che, grazie a una vendemmia particolarmente abbondante, decise di etichettare e commercializzare le prime 100 bottiglie con il marchio di famiglia. Da allora sono stati diversi i passaggi di testimone in famiglia, mantenendo immutata la passione e l'attenzione per i vitigni autoctoni, migliore espressione di un territorio che premia chi sa cogliere le opportunità.
La tenuta Cambria
Nino Cambria con alcune delle sue etichette
Da sinistra: Nino Cambria, Antonello Cracolici (assessore alle Politiche Agricole della Regione Sicilia) e Maurizio Crimi (Sindaco Furnari)
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo