15-12-2016
Il direttore generale del Comité Champagne, Vincent Perrin, insieme al console francese a Milano, Olivier Brochet
Lo champagne? È come un dipinto di Van Gogh, o un'opera wagneriana, o anche musica metal, oppure ancora Shine On You Crazy Diamond dei Pink Floyd. Immagini, suoni, sensazioni. Non esiste semplicemente "lo champagne", ma esistono migliaia di storie e, di conseguenza, di emozioni che si possono trovare dentro una bottiglia di questo prezioso vino. Una nuova angolazione da quale guardare lo Champagne, proposta proprio dal Bureau du Champagne, l'ufficio che da 40 anni rappresenta le Comité Champagne in Italia e che nella giornata di martedì, a Palazzo Parigi a Milano, ha festeggiato questo importante compleanno, alla presenza, oltre che del direttore Domenico Avolio, anche del direttore generale del Comité Champagne, Vincent Perrin. «È una giornata importante – ha spiegato proprio Perrin – perché festeggiamo anche i 75 anni del Comité, che è il più antico ente di questo tipo della Francia. Celebriamo la fedeltà: in questi anni è maturata una grande amicizia tra l'Italia e il mondo dello Champagne, tanto che in questo momento siamo vicini ai 7 milioni di bottiglie di Champagne vendute annualmente in Italia. L'obiettivo? È arrivare ai dieci milioni, traguardo che abbiamo già sfiorato in due occasioni, in passato».
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose