10-11-2016
Dopo cinque giorni intensi e pieni di pubblico e professionisti del settore, si sono chiuse le porte del Kurhaus di Merano
L'Italia del vino cresce. E non parliamo di numeri, ma di qualità e di voglia di esaltare le caratteristiche dei propri territori. Dopo cinque giornate del Merano Wine Festival, la sensazione è quella che l'Italia del vino stia bene. E che stia imparando a valorizzare il patrimonio che ha a disposizione. Girando in lungo e in largo nella Kurhaus, attraversando le varie sale che ospitavano la selezione del Wine Italia, si è compreso come la globalizzazione del vino, almeno nel nostro paese, sia un concetto per ora scartato. I vitigni autoctoni, le micro zone e alcune rarità hanno caratterizzato le giornate al Merano Wine Festival, evitando un "appiattimento" dei valori ma cercando di esaltare le singole caratteristiche.
Andrea Panozzo e Daniela Conta
Alcune bottiglie dell'azienda Malvirà di Canale d'Alba
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose